don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 12 Marzo 2019

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NELLA CHIESA POSSIAMO CONOSCERE NOSTRO PADRE NELL’AMORE DEL FIGLIOย 

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Alla nostra origine vi รจ il perdono che ha cancellato il peccato d’origine. Siamo figli della misericordia. Basta alzare gli occhi del cuore e sussurrare “Papร ”, il perdono รจ lรฌ. Come ha sperimentato il figliol prodigo che s’era preparato un bel discorso, parole da dire, parole per spiegare, parole per implorare. โ€œParole sprecateโ€,mentre il Padre, giร  da tempo alla finestra, lo aspettava con il cuore pieno di compassione, โ€œsapendo giร  ciรฒ di cui aveva bisognoโ€. Per questo gli รจ corso incontro permettendogli una sola parola: “Padre”.

L’abbraccio di misericordia, infatti, spegne ogni altra parola. โ€œPadreโ€, che declina perdono, per ciascun figlio. โ€œPadreโ€, la preghiera del Figlio crocifisso. Insegnandoci il Padre Nostro, Gesรน ci accoglie nella sua intimitร  e ci dona le parole della sua preghiera. Nella Chiesa primitiva erano un tesoro geloso, riservato a chi aveva ormai una fede adulta. In questa Quaresima ci aiutano a convertirci; vediamo se il nostro รจ il cuore del figlio che desidera esattamente ciรฒ che il Padre vuole donargli, o se abbiamo dimenticato di โ€œnon essere come i paganiโ€.

Pregando con le parole del Padre Nostro, infatti, ci consegniamo a Dio con fiducia e complicitร , perchรฉ ci dischiuda il forziere delle Grazie riservate ai suoi figli. E’ per noi una vita santa nel Nome santo di Dio, separata e diversa: una nuova forma di pensare, di guardare, di studiare, di lavorare, di fidanzarsi, di sposarsi, di vivere la sessualitร , il rapporto con il denaro e i beni di questo mondo, con la salute e la malattia. Tutto della nostra vita รจ come un grembo fecondo di Grazia perchรฉ in noi โ€œsia santificato il nome di Dioโ€ e il mondo creda e passi dalla maledizione alla benedizione. E’ per noi โ€œil pane quotidianoโ€ imprescindibile per vivere, il cibo di cui si รจ nutrito il Signore, compiere l’opera del Padre suo. Lo stesso Pane della Croce รจ oggi il banchetto preparato dal Padre per i suoi figli animati da una fede adulta: solo essa sa riconoscere nella storia un altare dove, per nutrirsi, si รจ chiamati a donarsi.

E’ nostra ereditร  il โ€œsuo Regno che vieneโ€ ad estendere il dominio sul giorno che ci attende per distruggere il regno del demonio. Rivestiti della dignitร  regale, anche noi potremo regnare sul peccato e sulla carne, resistere alle โ€œtentazioniโ€ e โ€œperdonareโ€, caricandoci dei difetti e dei peccati degli altri. Eโ€™ per noi, infatti, la โ€œliberazione dal maleโ€ che, impedendoci di vedere il bene negli altri e nella nostra storia, ci fa scappare terrorizzati dalla volontร  di Dio. Essa invece รจ un dono che nel Getsemani Gesรน ci ha conquistato.

โ€œTrascinati dalla sua volontร โ€ (Benedetto XVI) potremo anche noi โ€œfare la volontร  di Dioโ€ sulla nostra โ€œterraโ€: il tinello e il salotto, lโ€™aula e lโ€™ufficio, il banco della frutta e il letto dโ€™ospedale, tutto diviene cosรฌ un riverbero del Cielo dove lโ€™amore del Padre รจ compiuto.

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Fonte e approfondimenti

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Mt 6, 7-15
Dal Vangelo secondoย Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate cosรฌ:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontร ,
come in cielo cosรฌ in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpeยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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