Commento alle letture del 2 Dicembre 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture del 2 Dicembre 2018 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Di comparire davanti al Figlio dellโ€™uomo

Ger 33,14-16; Sal 24,4-5.8-10.14; 1 Ts 3,12-4,2; Lc 21,25-28.34-36.

Un tempo, quando si parlava dellโ€™inferno, si insegnava che la pena che dona maggiore sofferenza non รจ quella del senso, ma quella del danno. Dio sommo bene, gioia eterna, gaudio che colma il cuore, felicitร  senza misura, divina perfezione assoluta รจ stato perso per un bene fugace, di un istante. Il tempo per rapporto allโ€™eternitร  non รจ paragonabile neanche alla durata di un cerino acceso. Si accende il cerino e subito si consuma. Questa la durata del tempo. Mentre lโ€™eternitร  รจ senza inizio e senza fine. Per un istante di peccato si รจ perso il sommo ed infinito bene. Per una gioia effimera si รจ lontani dalla gioia eterna per sempre. Dio perde Dio nostro Padre, Cristo nostro fratello, lo Spirito Santo nostra veritร  e luce, la Madre di Dio e Madre nostra, Angeli e santi nostri amici, per quale profitto? Per la perdizione eterna in una sofferenza indicibile.

Se al ricco cattivo fosse stato concesso di ritornare sulla terra, non solo avrebbe preso il posto di Lazzaro, neanche si sarebbe seduto dinanzi alla porta di persone ricche per non cadere nella tentazione di desiderare qualcosa della loro tavola. Anche il desiderio della roba dโ€™altri รจ proibito dalla Legge del Signore. Lui sarebbe andato a vivere nei boschi, si sarebbe nutrito di erbe o di bacche o di frutta maturata su alberi incolti, pur di non trasgredire nessun comandamento. Purtroppo questa esperienza non รจ possibile. Ad ogni uomo il Signore ha assegnato la via della fede nella sua Parola. Anche Eva e Adamo, se avessero potuto tornare indietro, si sarebbero allontanati dallโ€™albero della conoscenza del bene e del male e mai si sarebbero accostati ad esso. Lo ripetiamo. Il Signore ha dato come via della vita solo la fede nella sua Parola.

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per lโ€™attesa di ciรฒ che dovrร  accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dellโ€™uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perchรฉ la vostra liberazione รจ vicinaยป. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso allโ€™improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterร  sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perchรฉ abbiate la forza di sfuggire a tutto ciรฒ che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dellโ€™uomoยป.

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La via della vita e della morte รจ la fede e la non fede. Nella fede nella Parola รจ la vita e la benedizione eterna. Nella non fede nella Parola รจ la morte e la maledizione eterna. Il Vangelo รจ la via della vita per chi crede in esso. รˆ la via della morte per chi non crede. Se il cristiano vuole che altri credano nel Vangelo, deve essere lui per primo ad attestare con la vita la sua piรน pura e vera fede nella Parola di Gesรน. Se lui non crede, se vive come se il Vangelo non esistesse, se addirittura nega lui stesso le veritร  in esso contenute, come si fa a pensare che qualche altro possa credere? Se io, cristiano, dico che il fuoco per il ricco cattivo รจ stato solo una pena passeggera e momentanea, mentre essa รจ pena eterna, potrร  un solo uomo credere nella veritร  della Parola di Gesรน? Oggi รจ questa lโ€™impossibilitร  perchรฉ la fede sorga nei cuori: la non fede di chi si dice discepolo di Gesรน, ma vive come se il Signore mai avesse parlato.

Oggi la crisi della fede nella Parola di Gesรน รจ profonda. Sembra senza piรน ritorno indietro. Tutte le veritร  che scaturiscono dalla Parola sono rifiutate. Anche quelle piรน basilari, fondamentali, essenziali vengono dichiarate nulle. Ora รจ tempo che quanti ancora credono tolgano la loro fede dalla naftalina nella quale รจ stata riposta e conservata e manifestino al mondo tutta la sua bellezza. Ogni discepolo di Gesรน รจ responsabile della fede del mondo intero. Chi crede deve avere la forza di vivere e manifestare la sua fede fino in fondo. Anche con il martirio, se richiesto dal Padre celeste. La singola persona diviene cosรฌ responsabile della fede di tutto lโ€™universo. Nessuno deve sentirsi giustificato dalla non fede dei suoi fratelli. Ognuno deve credere.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano viva e manifesti tutta la sua fede.

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