Il commento al Vangelo di domenica 23 ottobre 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
Un vaso pieno non puรฒ ricevere nulla, se siamo pieni di noi stessi la Grazia non puรฒ entrare.
PREGHIERA DEL CUORE
Se noi potessimo salvarci da soli, osservando i comandamenti per guadagnarci il paradiso, non ci sarebbe stato bisogno del sacrificio di Gesรน. Invece, per quanto ci si sforzi di evitarlo, il peccato fa parte della nostra vita. Per questo il Maestro ci insegna ad avere lโatteggiamento giusto nella preghiera. Il fariseo della parabola sta in piedi davanti a Dio e prega con orgoglio.
Accampa dei meriti e crede di essere migliore degli altri nel suo sforzo di osservare la legge. Lui stesso รจ il protagonista della sua preghiera, perchรฉ non loda Dio, ma il suo essere rispettoso e ligio a tutti i precetti. Anche questo passo, come altri sia dellโAntico che del Nuovo Testamento, invita a riflettere su cosa significhi essere religioso. Intanto la nostra preghiera deve mettere al centro il Signore e non il nostro io. Capita il contrario se dico: ti prego perchรฉ io ho bisogno, oppure perchรฉ io desidero questa grazia, perchรฉ io che sono bravo merito la tua attenzione.
[ads2]ร invece giusto mettersi semplicemente nelle sue mani senza pretese cercando di capire cosa Lui voglia da me. La religiositร non รจ fatta solo di atti esteriori, come fare digiuno o pagare la decima, ma significa aderire a Dio con il cuore. Non che il digiuno o qualunque altra pratica di pietร , sia inutile, ma รจ solo uno strumento per avvicinarsi al Divino, non รจ il fine della religiositร , ma serve se aiuta alla conversione. Il profeta Isaia ammonisce: Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. ร una pratica vuota, senza cuore. Come lo รจ andare a messa solo perchรฉ รจ un obbligo, senza un vero desiderio di incontrare Gesรน. Noi sappiamo che il primo peccato dellโuomo รจ lโorgoglio. Il cammino spirituale comincia perciรฒ rinunciando alla pretesa di essere autosufficienti. Ecco perchรฉ il pubblicano รจ nel giusto: รจ cosciente della sua povertร e mette al centro il Signore implorando la sua misericordia.
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Domenica scorsa abbiamo parlato della preghiera del cuore, che consiste nella continua invocazione di Dio tramite una giaculatoria. La supplica del pubblicano รจ diventata il modello per coloro che, in ogni tempo, hanno praticato e praticano la preghiera del cuore. Le parole non sono lโaspetto piรน importante, ma piuttosto lโespressione di un atteggiamento interiore. Lโuomo che si consegna a Dio sapendo di essere povero, gli apre il cuore e lo accoglie. Chi invece crede di essere giusto non permette al Signore di entrare, perchรฉ ha il cuore occupato interamente dallโorgoglio.
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XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C
- Colore liturgico: verde
- ย Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2 Tm 4,6-8.16-18; Lc 18, 9-14
Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondo Luca
ย 9Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano lโintima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e lโaltro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: โO Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedoโ. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ. 14Io vi dico: questi, a differenza dellโaltro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร umiliato, chi invece si umilia sarร esaltatoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 23 – 29 Ottobre 2016
- Tempo Ordinario XXX, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net