don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 14 Giugno 2020

Le ventidue comunitá della nostra parrocchia passeranno la festa del Corpus Domini senza poter celebrare l’Eucaristia. In tutto il Perú le chiese sono ancora chiuse, almeno fino a fine mese. Poi vedremo. Ma se le cose continuano cosí, penso che taglieremo il panettone con guanti e mascherine…

Anche qui, come in molte parti del mondo, abbiamo cercato di stare vicini alla nostra gente con le celebrazioni via facebook, incontri biblici in zoom, gruppi di WhatsApp e tutto quello che la tecnologia ha messo a nostra disposizione. Ma, lo sappiamo, non è la stessa cosa.
Anche se, tutto questo, ci ha fatto scoprire qualcosa di molto importante.

Prima di tutto: il desiderio. Desiderio di comunitá, di un abbraccio, di un incontro. Desiderio di quel Pane spezzato e di obbedire alle parole del maestro: “Fate questo in memoria di me”. Siamo affamati di vita e di bellezza, e solo quel pane ci dà la forza per continuare a camminare.

Poi abbiamo imparato a rallentare. Tutto questo tempo ci ha dato la possibilitá di fare il punto sulla situazione della nostra fede, di chiederci onestamente se l’Eucaristia è un’ abitudine o un incontro, un calmante per i nostri sensi di colpa o una vitamina per continuare a camminare con Lui.

Un altro aspetto che ho sentito molto forte in queste ultime settimane è la speranza, la fiducia, l’abbandono. La situazione attuale ha messo drammaticamente in risalto le crepe (o le voragini?) di un sistema politico ed economico fragilissimo, per non parlare del sistema sanitario. Eppure la gente, i poveri, quelli che vivono in baracche di legno e lamiera, non si lamenta, anzi, vivono con speranza e gratitudine. Pochi giorni fa ho fatto visita un anziano per poterlo aiutare con un po’ di viveri e un bidoncino di acqua potabile. Dopo aver chiacchierato un po’ della situazione della sua famiglia, mi chiede la benedizione. Con le mani giunte mi sorride e mi confida che Dio non lo ha mai abbandonato, sempre lo ha benedetto con le “tre T”: techo, tierra y trabajo. Un tetto, la terra e un lavoro.

Uniti nella preghiera, un abbraccio
Don Roberto


Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web

Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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