don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 27 dicembre 2015

Nella Domenica della Santa Famiglia, la liturgia ci presenta il Vangelo dello smarrimento di Gesù a Gerusalemme. Dopo tre giorni, Maria e Giuseppe lo ritrovano nel Tempio. La madre gli dice: “Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. E Gesù risponde:

«Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

[powerpress]

[ads2] Oggi è la festa della famiglia di Nazaret, che come ogni famiglia veramente cristiana è immagine perfetta di quello che è Dio: Unità e Comunione. In questo momento storico, diciamo, di autopoiesi dell’uomo – l’uomo vuole costruirsi, farsi, a sua immagine, senza Dio e senza anima – ciò che a molti dà fastidio è proprio la rivelazione della famiglia cristiana: una donna, un uomo ed i figli; ad immagine della Trinità divina, in una intimità di relazioni d’amore. Si preferiscono rapporti fluidi: finché mi piace, finché mi diverte, finché mi sta bene! Il Vangelo getta luce su un momento della Famiglia di Nazaret: durante il pellegrinaggio annuale per la festa della Pasqua, il fanciullo Gesù, dodicenne, scompare ed i genitori sono in ansia. Lo ritrovano dopo 3 giorni nel tempio, ad ascoltare e porre domande ai maestri d’Israele. La domanda della Madre esprime tutta la sua sofferenza: “Figlio, perché ci hai fatto questo?”. E la risposta del Figlio è ancor più seria: “Perché cercarmi? Non sapete che debbo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Il Vangelo nota: “Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro”. Ci sono fatti, ci sono momenti nella vita di ogni famiglia che non si comprendono: vanno custoditi nel cuore, in attesa che il Dio che conduce la storia, li porti a compimento, ne dia la comprensione. Oggi siamo invitati anche noi alla scuola di questa Famiglia per apprenderne e custodirne il mistero e viverne la bellezza, per diventarne testimoni semplici, gioiosi e coraggiosi nella società di oggi, fedeli al disegno di Dio, senza compromessi con le logiche del mondo. Così saremo con Cristo, nella Chiesa, luce del mondo!

[ads1]

Read more

Local News