Commento al Vangelo del 24 Giugno 2018 – Piero Stefani

Un santo compleanno

Fin da epoca antica il ricordo di san Giovanni Battista ha una peculiarità: si festeggia la sua nascita in questo mondo più di quanto, così come avviene per gli altri santi, lo si faccia per il dies natalis che contrassegna il passaggio da questa vita a quella eterna. Il martirio di Giovanni (29 agosto) è celebrato in modo meno solenne della sua nascita (solo nell’attuale rito ambrosiano esso gode di una posizione privilegiata).

Nei Vangeli la morte del Battista è descritta in un modo non direttamente collegato alla testimonianza di Gesù. Il contesto immediato dell’uccisione di Giovanni è la denuncia dei potenti che non vivono in conformità alla legge: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello» (Mc 6,18). L’aspro rimprovero diretto nei confronti di chi nella storia ha il potere di dare la morte sfocia in una danza che fornirà a Erodiade il pretesto per ottenere da Erode la testa di Giovanni.

Il martirio avviene nell’ambito di una festa di compleanno in cui Erode Antipa, circondato dai funzionari della sua corte, dagli ufficiali dell’esercito, dai notabili della Galilea, dà un banchetto allietato da danze (Mc 6,21-26). Colui che con la sua voce aveva chiamato il popolo alla conversione («Voce di uno che grida nel deserto» Mc 1,3; Is 40,3) muore senza pronunciar parola nel più mondano dei contesti (saranno solo le riprese letterarie, a iniziare dalla più famosa, la Salomè di Oscar Wilde, a mettere discorsi di stampo profetico in bocca a Giovanni imprigionato). In effetti la «verità» del suo martirio sta nella banalità profana che decise la morte di Giovanni. […]

Il commento al Vangelo continua sul sito de “il Regno“.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
NATIVITA’ DI SAN GIOVANNI BATTISTA

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 24 Giugno 2018 anche qui.

Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 57-66.80

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

Table of contents

Read more

Local News