Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 13 Dicembre 2019

Avvento è… «amico di pubblicani e di peccatori»

Siamo in un tempo in cui Dio si mostra ancora più nitidamente amico dei peccatori. Il suo avvento, infatti, è principalmente per chi è lontano, per chi si è voltato dall’altra parte, per chi non ha più il coraggio di scommettere sull’amore.

Ecco allora che nell’avvento siamo raggiunti dove siamo, e a maggior ragione se feriti, chiusi, dispersi. Ci raggiunge nella nostra quotidianità, come nel mangiare e nel bere, per quanto dissoluta essa sia. E lì inizia a farci compagnia. Sta con noi perché noi possiamo stare con lui.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11, 16-19 In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Parola del Signore

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