Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 29 Maggio 2020

“ seguimi “

E’ l’invito che Gesu’ rivolge a Simon Pietro nel Vangelo e, oggi, a tutti noi.

Seguire Gesu’ significa mettersi “ dietro di lui “, osservare i suoi gesti, ascoltare le sue Parole per poi conformare la nostra vita, i nostri comportamenti, ai suoi.

Significa anche fidarsi, lasciare a lui la direzione delle nostre vite, accettare gli eventi che, spesso, sembrano andare in direzione opposta rispetto a quella che avremmo voluto, saldi nella consapevolezza che, se una situazione si è sviluppata in un certo modo, c’è dietro un disegno provvidenziale che, magari, ci sfugge, ma, certamente, esiste.

Ci vogliono particolari requisiti per seguire Gesu’?

Solo la voglia, il desiderio, e l’impegno a metterci alla sua sequela con tutti i nostri limiti, le nostre fragilità.

Testimoniare quindi Cristo cosi’ come siamo e non come vorremmo essere.

Gesu’ ci vuole e ci ama proprio per come siamo.

Non dimentichiamolo mai.

E’ l’esperienza di Pietro nel Vangelo di oggi.

Gesu’ gli chiede, la prima volta, se “ lo ama più di costoro “.

Pietro, con onestà, non dice di si ma “ ti voglio bene “.

E allora Gesu’ gli chiede, semplicemente, se “ lo ama “, senza più voler sapere se il suo amore è superiore a quello degli altri.

E Pietro, ancora una volta, non dice si ma “ Ti voglio bene “.

Gesu’, allora, domanda: “ Mi vuoi bene? “ che, in altre parole, significa: “ mi stai bene cosi’ “, mi piaci come sei e, cosi’ come sei, ti invito a seguirmi.

Facciamo tutti come Pietro.

Non dobbiamo essere “ perfetti “ per seguire il Maestro.

Ci ama cosi’ come siamo e vuole salvarci cosi’ come siamo.

Nessuna scusa allora.

Seguiamo Cristo e la nostra vita fiorirà.

Buona giornata a tutti.


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