Maria SS. Madre di Dio: un tempo orientato e abitato
โA Cristo che era, che รจ e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amenโ (dallโannuncio di Pasqua nella liturgia dellโEpifania). Celebrare un nuovo anno, in una fase cosรฌ particolare e ricca di sfide e di prove come quella che stiamo vivendo, non puรฒ non condurci ad una riflessione sul nostro modo di vivere e intendere il senso del tempo. Alcuni dicono sui social: โabbiamo vissuto un anno in menoโฆ questo anno non lo abbiamo vissutoโ. ร proprio vero? Viene fuori una domanda per ciascuno di noi: qual รจ la mia concezione di tempo? ร il tempo necessariamente una dimensione da riempire con qualcosa da fare? Con impegni da portare avanti? Quando apparentemente non ho nulla da fare, il mio tempo รจ forse privo di significato e valore? Cosa dร valore al mio tempo?
I teologi ci insegnano che nella Scrittura esistono tre tipi di tempo: quello cronologico, che nella filosofia e nel sentire comune, รจ il chronos, che si puรฒ quantificare e misurare con i cronometri; cโรจ poi il kairos, che รจ il tempo โsignificativoโ, nella sua dimensione esistenziale e poi cโรจ lโaion, il โtempo senza tempoโ, ossia lโeternitร . Il nuovo anno, come fine di un intervallo di tempo cronologico, passaggio da un intervallo temporale ad un altro, ci provoca a ripensare il nostro tempo esistenziale, quello che nessun cronometro puรฒ misurare. Cosa ha dato e cosa dร senso al tempo che ho vissuto, vivo e vivrรฒ? In realtร , se non ci fosse un significato che noi diamo al tempo, esso sarebbe solo una vuota scansione di movimenti insignificanti, ma รจ il nostro spirito che dร un senso a questo tempo.
SantโAgostino, nelle Confessioni, definiva il tempo come โextensio animiโ(XI, 13). Senza il nostro โesserciโ, senza il nostro misurarci con Dio e con gli altri, il nostro tempo sarebbe perso e vuoto. Emerge un forte invito alla conversione per ciascuno di noi: da un uso insignificativo del tempo, ad un uso piรน sensato dello stesso. Leggere la storia alla presenza di Dio ci fa guardare al tempo come una linea ordinata verso un fine: dalla Terra allโeternitร ; da questo mondo a Dio; vissuto con questa apertura di cuore, di chi legge la propria vita in una relazione che lo trasforma e lo caratterizza, il tempo viene vissuto in pienezza, come ci ha detto San Paolo: โquando venne la pienezza del tempo, Dio mandรฒ il suo Figlioโ (Gal 4,4). Con Cristo il tempo non รจ piรน lo stesso, ma รจ orientato e abitato.
Se questo รจ vero a livello teologico, la domanda รจ: lo รจ anche esistenzialmente per me? Come vivo ogni istante della mia giornata? Cosa costruisco in esso per lโeternitร ? Il tempo pieno รจ abitato da Dio e ogni mia azione, ogni mio progetto, ogni mia parola, ogni mio pensiero, non puรฒ non essere orientato a questo fine. Il pensiero della morte, come fine di questo tempo e spazio concessimi perchรจ io possa entrare nellโeternitร di Dio, ci รจ di grande aiuto per dare il giusto valore al tempo e alle cose che viviamo e facciamo. Maria, che celebriamo in questa solennitร della sua Divina Maternitร , con il suo stile di contemplazione esistenziale, concreta e silenziosa, ci offre un aiuto ad assumere il giusto atteggiamento nei confronti del tempo e della vita.
Stando con il Figlio, Ella si interrogava e cercava il filo rosso della presenza di Dio in tutti gli eventi. Ecco cosa significa, allora, vivere il tempo in pienezza, con la consapevolezza che Dio lo abita e ne รจ protagonista insieme a noi, cosicchรจ esso puรฒ divenire reale occasione di salvezza!ย potrร entrare nel tempo, il Creatore nella creatura, il Tutto nel frammento, conducendo la storia in una fase nuova e definitiva.
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