Commento alle letture di martedì 28 novembre 2017 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture di martedì 28 novembre 2017 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Badate di non lasciarvi ingannare

Vi è un solo modo per non lasciarsi ingannare: credere che solo la Parola di Gesù è Parola di vita eterna. Credere che solo la sua è quella vera. Tutte le altre che dissentono dalla sua, anche di un solo iota, sono false, erronee, ereticali. Sono parole di morte e non di vita. Questa regola o principio vale nella Chiesa e fuori di essa. Vale per la teologia, l’esegesi, la morale, la mistica, l’ascetica ed anche per le rivelazioni private. Il principio dato da San Paolo ai Galati è di valore eterno, immutabile nei secoli.

Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo! (Gal 1,6-10).

La stessa regola di fede San Paolo l’annunzia ai Corinzi. Ogni qualvolta essi si allontanano dalla Parola da Lui predicata, essi credono invano. La loro è fede inutile.

Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto (1Cor 15,1-11).

Per rimanere nella più pura fede nella Parola di Gesù occorre che si cresca nel dare vita alla parola, fino a divenire noi Parola di Dio, allo stesso modo che Cristo è Parola di Dio. È difficile accogliere una parola differente, quando il nostro cuore è Parola di Cristo Gesù e anche il nostro spirito e la nostra anima lo sono. Se invece abbiamo con la Parola solo una relazione superficiale, è facile che siamo invasi da parole false. Non appena Satana vede uno spiraglio del nostro essere senza Parola, lui subito interviene e vi mette la sua parola falsa. Questo segreto pochi  lo conoscono e per questo miseramente cadono ogni qualvolta Satana può introdurre un sua parola.

Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Anche se il cielo si dovesse sconvolgere e la terra sussultare, il discepolo di Gesù deve rimanere stabile nella Parola. Solo dalla Parola è la sua salvezza. Se esce dalla Parola, perché incantato dalle meraviglie del cielo e della terra, si perderà per l’eternità. Satana sa bene come ingannare l’uomo e in nulla si risparmia. Niente da lui è tralasciato per prendere nella sua rete anime sprovvedute e cercatori di segni.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci ascoltatori della Parola.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 21, 5-11
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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