Commento al Vangelo del giorno – 20 Settembre 2018 – don Mauro Leonardi

In una casa di ricchi e benpensanti, durante un pranzo elegante, una donna offre tutta sé stessa: c’è in questa lettura un confronto impietoso tra chi offre il superfluo e chi offre tutta la propria vita; tra chi vive il rapporto con Gesù con formalismo abitudinario e in quanto conservazione delle posizioni di potere e del perbenismo sociale, e chi invece, come la donna, ha compreso, nella propria carne, il mistero eucaristico

Poesia

Fammi bella tu

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Non dico nemmeno una parola.
Parlo, parlo tanto, ma non dico nemmeno una parola.
Parla il mio corpo a terra.
Parlano le mie ginocchia piegate.
Le mie lacrime.
Il mio viso a terra.
Le labbra sui piedi.
Parlano i miei capelli come panno per la tua pelle.
Parlano le mie mani.
E quello che contengono. Profumo.
Non posso portarti il profumo della mia vita buona.
Perché sono una peccatrice.
Ti porto il profumo del mio silenzio, delle mie mani, del mio cuore che ti ama da morire.
Da morire.
Ed è subito.
Ed è subito vita.
Ora.
Non si tratta di sapere, di conoscere.
Non è questione di verità.
È questione di amore.
La verità su di me non la sai con quello che sai di me.
Ma con quello che ami di me.
Mi ami?
Allora mi conoscerai.
Non mi ami?
Allora, anche quello che sai, non basta.
Non serve.
Non guardarmi se non mi ami.
Il tuo sguardo vero, giusto, senza l’amore dentro, mi fa male.
Una verità senza amore fa male.
Dammi l’amore e troverò la verità, la guarderò, la capirò.
E sarò libera.
Liberata.
Amore mio.

Forse, fariseo, se avessi confessato i miei peccati.
Non ti saresti scandalizzato.
Forse se avessi usato le parole invece che le mani, la bocca, i capelli, le ginocchia.
Non ti saresti scandalizzato.
Forse se avessi messo qualcosa su un altare.
Invece che il mio viso sui suoi piedi.
Non ti saresti scandalizzato.
Forse se avessi pianto di dolore per i miei peccati.
Invece che piangere di amore per lui.
Non ti saresti scandalizzato.
Tu vuoi i miei peccati, lui vuole me.
Tu vuoi la mia confessione, lui vuole la mia vita.
Tu vuoi vedere il mio dolore, lui vuole toccare il mio amore.
Scelgo lui.

Tu, Simone fariseo, lo chiami maestro, io lo amo.
Tu lo inviti a cena, io lo mangio.
Tu gli dici chi sono, io gli do chi sono.
Tu giudichi bene, io bacio.
Tu gli hai dato il meglio, io, tutto.
E ora ho la pace.

So sempre dove sei, non so perché e come, ma lo so.
E vengo, ti raggiungo.
Rimango dietro e anche se non mi vedi, mi senti.
Anche se non sei tutto per me, i tuoi piedi, si.
Ti amo tanto.
Tutta la mia vita nelle tue mani.
Tutti i miei peccati ai tuoi piedi.
Profumo su di te.
Dalle mie mani a te.
Dalla mia bocca a te.
Dai miei occhi a te.
Dai miei capelli a te.
Sono quella che dicono.
Sono quella che senti, che vedi, che sai.
Fammi bella tu.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 7, 36-50
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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