Vangelo del Giorno – 23 dicembre 2017 – don Luigi Maria Epicoco

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I brani del Vangelo di Luca ci stanno conducendo al giorno di Natale, e oggi lo fanno raccontandoci la nascita del Battista. Avevamo lasciato Elisabetta incinta, e Zaccaria muto a causa della sua incredulitร , รจ quindi giusto che la scena venga riempita dalle parole di Elisabetta, che contravvenendo le consuetudini e le tradizioni, si impone con forza per chiamare il bambino Giovanni: โ€œOtto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: “No, si chiamerร  Giovanni”.

Le dissero: “Non c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: “Giovanni รจ il suo nome”. Tutti furono meravigliatiโ€. E non si capisce se erano meravigliati per la scelta del nome o per la totale comunione che Elisabetta e Zaccaria avevano tra di loro. A me piace pensare la seconda perchรฉ รจ difficile trovare sintonia tra due persone che stanno insieme in un mondo che tende solo a contrapporci, proprio come fanno i vicini di casa del vangelo di oggi.

E credo che questa sintonia sia la vera causa di guarigione di Zaccaria: โ€œAll’istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste coseโ€. Ma lโ€™altro elemento significativo di questo brano sta nel fatto che il nome Giovanni รจ un nome fuori dalla tradizione familiare di Zaccaria ed Elisabetta. Cโ€™รจ come la decisione di sottolineare la โ€œdiversitร โ€ del battista. Elisabetta e Zaccaria mostrano lโ€™amore perchรฉ difendono lโ€™unicitร , lโ€™originalitร , la diversitร  del figlio. Amare non รจ uniformare a se stessi ma preservare ciรฒ che di unico, di irripetibile, di diverso esiste nellโ€™altro. รˆ amare ciรฒ che dellโ€™altro non corrisponde.

รˆ permettere allโ€™altro di essere se stesso fino in fondo, di essere diverso dalle aspettative mie e di chi lo circonda.

don Luigi Epicoco su Facebook

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 1, 57-66
Dal Vangelo secondoย Luca

In quei giorni, per Elisabetta si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป. Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprรฌ la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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