Vangelo del Giorno – 16 giugno 2017 – don Luigi Epicoco

“Avete inteso che fu detto: ‘Non commetterai adulterio’. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore”.Messo così questo Vangelo credo ci condanni tutti senza eccezioni. Come si fa a poter vivere una pagina del Vangelo del genere? La si può vivere solo se si pensa a noi stessi come un tutt’uno e non come persone che fanno delle cose, mentre ne pensano delle altre e mentre ne provano delle altre ancora.

La vera libertà è creare comunione tra il dentro e il fuori. Che senso avrebbe rimanere formalmente fedeli alla propria moglie (magari per paura delle conseguenze) e vivere interiormente un attaccamento e un desiderio compulsivo per qualcun altro costruendoci magari sopra castelli in aria? E bisogna stare anche molto attenti che Gesù non sta parlando di ciò che sentiamo ma di ciò che costruiamo sulle nostre sensazioni. Non posso vietarmi di essere attratto da una cosa bella. Quell’attrazione non è un peccato e non è un male. Comincia a farmi male quando ci costruisco io qualcosa sopra. Se non so gestire i miei pensieri come potrò gestire le mie azioni? Dicevano i Padri.

Noi non siamo abituati a questa forma di igiene interiore. Non siamo abituati alla radicalità. Ma la radicalità del Vangelo non implica violenza su noi stessi o sugli altri, ma implica dare una direzione chiara a ciò che pensiamo essere un bene.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

[ads2]Mt 5, 27-32
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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