Tempo del Creato – Commento al Vangelo di domenica 1 Ottobre 2023

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Scrivendo ai Filippesi Paolo suggerisce che ciascuno non cerchi l’interesse proprio ma sia piuttosto pronto a valorizzare gli altri così che possa realizzarsi quella comunione di intenti che è necessaria per costruire una comunità dove unanimità e concordia rappresentano bene l’armonia originaria della creazione quando ancora il peccato non aveva fatto avvertire la propria presenza.

Ezechiele presenta la possibilità che ci sia qualcuno che decida di perseguire una strada diversa da quella indicata dal Signore e che poi però desista dalla sua condotta malvagia pentendosi. In questo modo, contando sulla bontà e sulla rettitudine di Dio (Salmo 24), la misericordia offre all’uomo una nuova opportunità di ricostruire nella fedeltà una relazione autentica e feconda con Dio stesso e con i fratelli.

Il brano di Matteo con estremo realismo ci mette di fronte all’evidenza delle contraddizioni nei nostri comportamenti con dichiarazioni di intenti che non corrispondono a risposte concrete e questo ci ricorda l’agire di molti decisori politici che un po’ in tutti gli incontri internazionali dichiarano di volersi impegnare nel controllo delle emissioni inquinanti o nel porre un freno all’escalation del riscaldamento globale ma poi tardano nel prendere provvedimenti reali e soprattutto nel farli applicare.

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La conversione di pubblicani e prostitute che invertono la rotta della propria esistenza e diventano testimoni di quella fedeltà e di quella giustizia che in precedenza avevano reiteratamente tradito ci lascia ben sperare: magari anche coloro che sinora si sono mostrati totalmente disattenti rispetto alla custodia del Creato potranno diventare dei paladini della sostenibilità in tutte le sue declinazioni.

FONTE – Tempo del Creato