Il digiuno che รจ il centro della domanda posta a Gesรน dai discepoli di Giovanni: รจ il segno della mancanzaย di cibo, della fame. Risponde bene Gesรน dicendo che quando si รจ con lui non ha senso il digiuno: lui รจ la pienezza, lui รจ la sazietร . Il digiuno ha senso quando Gesรน ci manca, รจ segno di un desiderio, di una ricerca.
Il digiuno eucaristico che abbiamo fatto in questa pandemia รจ stato proprio il segno eloquente della mancanza, del desiderio di Gesรน. Ma chi รจ legato a schemi mentali rigidi e non รจ aperto alla novitร di Gesรน che รจ l’amore, non puรฒ comprendere questi discorsi. I legalisti non sono mai creativi e non sono aperti allo Spirito.
Gesรน spiega bene nell’immagine dello strappo ricucito con una stoffa vecchia o una stoffa nuova, le conseguenze di chi non si apre alla novitร dell’amore: rovina la sua vita, non conclude nulla. La novitร dell’ accoglienza di Gesรน nella vita di ciascuno ci apre ad infinite possibilitร di vivere l’amore e la santitร nella nostra originalitร . La pagina del Vangelo di oggi ci interroga sui nostri legalismi, sul nostro spirito rigido e settario, anche religioso, per comprendere che solo l’accoglienza del risorto nella nostra vita puรฒ cambiarla.
E solo allora il digiuno eucaristico avrร senso. E a coloro che ancora oggi a Messa “digiunano” di Gesรน non ricevendolo, seduti al loro banco… Che direbbe loro Gesรน???
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternitร Vincenziana Tiberiade
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