Il problema che pone la parabola odierna è la capacità di ascolto che abbiamo. Da lì dipende che tipo di terreno saremo. Un terreno che può dare frutto o no. Qui si parla di trasformazione delle persone. Per cui ascoltare non è semplicemente sentire.
L’ascolto presuppone l’accoglienza della Parola nuda e cruda nella nostra vita. Quindi c’è una volontà in mezzo. Quando sentiamo invece, non c’è alcuna volontà . L’orecchio sente un rumore, una voce, anche se non vuole.
La volontà di ascoltare la Parola mi trasforma.
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Quella Parola che ha in sé una Potenza di vita e resurrezione inimmaginabile. Accoglierla significa permettere al Signore di crocifiggerci per farci risorgere in Lui. Tutto ci rema contro: ascoltare e accogliere la Parola è per i più audaci, i guerrieri di Dio. Tu ti servi della Parola per fare guerra al mondo dentro e fuori di te???
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade