L’analogia del vestito e del vino vecchio e del vestito e del vino nuovo evoca un’altra analogia, usata da San Paolo, quella dell’uomo vecchio e dell’uomo nuovo.
Le analogie si arricchiscono a vicenda. Dall’analogia del vestito, impariamo che la vita spirituale non รจ opera di dรฉcoupage, di tagliar cuci cosmetico ed esteriore, ma รจ un’opera di cambiamento interiore. ร la visione che deve cambiare e non ciรฒ che si vede. ร il cuore che deve cambiare e non l’abito.
Dall’analogia del vino, impariamo un fatto capitale ร cui bisogna prestare molta attenzione. Ascoltiamo Gesรน: ยซNessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perchรฉ dice: Il vecchio รจ buono!ยป. C’รจ una certa attrattiva dell’uomo vecchio che ostacola il far spazio a Cristo, uomo nuovo che fa nuove tutte le cose. Chiediamo allora di essere rinnovati interiormente e di rivestire Cristo nuono nuovo.
Chiediamo di essere condotti con lui nella ยซstanza del reยป per ricordare le sue tenerezze inebrianti piรน del vino.

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Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
