
Docente di Teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana e l’Universitร Cattolica del Sacro Cuore.
La differenza nella vita si fa con lโattenzione alle sfumature. Il dia-logo tra Giovanni e i suoi interlocutori si gioca proprio sul sapere cogliere le sfumature. โTu chi sei? Come mai ti permetti di parlare? Sei un personaggio?โ โ โNo, non sono un personaggio.
Ma sono una persona. Una creatura amata, chiamata a svolgere una missio-ne. Non sono lโatteso, ma sono in attesa e il mio compito รจ risve-gliare lโattesa nel cuore degli altriโ. Gli interlocutori sembrano non cogliere la sfumatura e continuano a chiedere: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป.
Non sempre la vocazione personale รจ comprensibile agli altri. Ma Giovanni รจ un grande e non si definisce basandosi sulla comprensione altrui o in base al placet collettivo. Si definisce alla luce della Parola, si defini-sce come voce che annuncia, che grida la Parola.
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LโAvvento รจ anche questo: รจ togliere le maschere, smettere di essere personaggi e diventare discepoli sempre piรน autentici.
Testo tratto dal PDF del mese di dicembre offerto da Chiesa Viva.
