La paura e l’apprensione possono toglierci il respiro e quindi farci venir meno, svenire o letteralmente spirare.
Il primo termine, phobos, รจ associato alla fuga di chi scappa da ciรฒ che ci terrorizza, di chi si allontana dalla causa dello spavento, di chi per la propria inadeguatezza ad affrontare la situazione rinuncia e si ritira. Getta la spugna: la strategia รจ quella dell’evitamento del problema. Ma fuggire da ciรฒ che ci inquieta รจ fuggire da noi stessi; e precisamente di questo si muore.
Il secondo termine, prosdokia, รจ un’attesa rivolta al futuro che qui si spiega soprattutto con il suo contenuto: gli sconvolgimenti cosmici futuri. Come l’attesa del piacere รจ essa stessa il piacere, l’attesa di cose percepite come dolorose รจ essa stessa dolorosa. Il dolore che si prefigura all’orizzonte viene insomma sperimentato giร adesso, anticipatamente, nella forma dell’ansia.
Di queste due cose si puรฒ morire, dice il vangelo. In sรฉ, i due termini non sempre nella Sacra Scrittura hanno una valenza negativa. Il primo puรฒ tutelare una sana distanza di fronte al Signore, per impedire di farcelo a nostra immagine e somiglianza; il secondo puรฒ essere usato per invitare alla vigilanza e all’accortezza. Ma facciamone un buon uso; perchรฉ il rispetto non si traduca in evitamento e l’accortezza non si faccia apprensione assillante, ricordiamo che in fondo al dramma c’รจ la nostra liberazione.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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