Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 7 Agosto 2022

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Vegliamo, dunque

Non temere piccolo gregge!

La Parola forte e rassicurante di Gesรน, in questa domenica, ci raggiunge nella nostra estate infuocata e rissosa, lamentosa e banale, rassegnata e spensierata, e ci aiuta ad orientare la vita, a ridarle senso, vigore, speranza.

Non temere piccolo gregge!

Sรฌ, siamo un piccolo gregge, siamo pochi, ma scegliamo di avere un pastore solo, il pastore bello che sa dove condurci, che, diversamente dai mercenari, รจ interessato a noi per ciรฒ che siamo, non per ciรฒ che produciamo.ย 

Non temere piccolo gregge!

Non abbiamo paura, anche se facciamo fatica (quanta!) nel non perdere la speranza. Ma ci fidiamo, abbiamo fede, come padre Abramo, come Sara, perchรฉ ci siamo scoperti agapetoi, amati, e abbiamo scelto di amare.

La fiducia nasce dallโ€™esperienza: abbiamo conosciuto quanto il Signore Gesรน ci ama.

Sappiamo che ha dato la vita per noi. Perchรฉ Dio ama di un amore libero e liberante, vitale e vivificante, concreto e quotidiano.

Non dobbiamo temere perchรฉ al Padre รจ piaciuto donarci il Regno.

Ci รจ stato regalato, donato, senza condizioni, gratuitamente.

Perchรฉ Dio รจ cosรฌ: dona. E dona sรฉ.

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Il Regno รจ lร  dove Dio regna, lร  dove dimora la sua presenza di luce e di pace.

Ma per accorgerci della sua presenza, per non lasciarci travolgere dalla paura, per scoprire davvero che il Regno รจ in mezzo a noi, รจ giร  qui, dobbiamo vivere da persone libere e dobbiamo vegliare.

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Buoni amministratori

Facciamoci due conti in tasca, serenamente e seriamente.

Guardiamo per cosa vale la pena di vivere, dove stiamo investendo tempo ed energia, risorse e qualitร , nella nostra vita. Se il Vangelo รจ solo unโ€™appendice (sana e santa) allโ€™interno della nostra quotidianitร  o se, invece, ha cambiato il nostro modo di vedere.

Il tempo che stiamo vivendo รจ un tempo di mezzo, nellโ€™attesa che il Signore della gloria torni.

A noi, qui e ora, Dio affida la gestione del Regno, per renderlo presente, per vivere come figli di Dio. Le nostre comunitร , allora, diventano succursali del Regno, pagine pubblicitarie dellโ€™umanitร  nuova perchรฉ riconciliata, profezia di un mondo nuovo.

Anche se non siamo capaci, anche se non siamo degni, anche se zoppichiamo.

Perciรฒ facciamo Sinodo: per chiederci con franchezza evangelica se il modo che abbiamo di annunciare sia il miglior modo, oggi, per dire di Dio.

Estote parati

State pronti, ammonisce Gesรน.ย 

Pronti a viaggiare, pronti a mettere in discussione ogni risultato, ogni certezza, tanto piรน se derivante dalla fede e dalla religiositร . Se abbiamo capito che il nostro cuore รจ fatto per lโ€™infinito e lโ€™infinito cerchiamo, stiamo pronti a cercare allโ€™infinito.

รˆ il salubre atteggiamento del discepolo, la consapevolezza del โ€œgiร  e non ancoraโ€.ย 

Giร  conosco Dio, eppure non lo possiedo ancora.

Giร  ho vissuto una splendida esperienza affettiva, eppure so che nessun amore colma il mio cuore definitivamente.

Giร  ho scoperto, alla luce del Vangelo, quanta grazia e luce interiore ricolmano il cuore, ma ancora vivo momenti di sconforto e di buio.

Giร  ho capito chi sono, ma ancora non so chi sarรฒ.

Una tensione sana, bella, che ci conduce allโ€™essenziale, che ci stacca dalla pesantezza della quotidianitร , che ci restituisce al realismo.

State pronti, ci chiede il Maestro. E noi vegliamo nella notte.

Questa notte della Storia. Ogni notte. Scrutando lโ€™Oriente, aspettando lโ€™aurora.

Quanta fede ci chiedi, Signore!

Nomadi

Come Israele, le cui gesta, enfatizzate e mitizzate, abbiamo letto nella prima lettura, anche noi siamo chiamati ad uscire dalla schiavitรน, da ogni schiavitรน, per imparare, nel deserto, a fidarci di Dio. Schiavi dellโ€™idea che abbiamo di noi stessi, schiavi e preoccupati dellโ€™immagine che dobbiamo restituire agli altri, schiavi dei finti bisogni che la pubblicitร  ci suscita, possiamo riscoprire, alla luce della parola, che o lโ€™uomo รจ cercatore o non รจ, o lโ€™uomo รจ mendicante o non รจ. o lโ€™uomo รจ in cammino interiore o non รจ.

Che la vita, che ogni vita, รจ progressiva liberazione interiore.

Quanta fede ci chiedi, Signore!

Abramo ascolta la sua voce interiore.

Non รจ un giovane preso da deliri mistici: รจ un uomo realizzato, non travolto da impetuose passioni. Egli รจ lโ€™uomo provato dalla vita, disilluso e che โ€“ pure โ€“ sente un appello irrefrenabile allโ€™interioritร . Vai, sente nel cuore, Vai a te stesso.ย 

Folle Abramo che lascerร  ogni certezza e ruolo sociale per seguire un istinto interiore, per ritrovare se stesso! E questo suo gesto sarร  immensamente fecondo: egli รจ il padre di tutti i cercatori di Dio.

Vai a te stesso, amico lettore, scopriti viandante, sul serio.

Anche se pensi di avere vissuto a sufficienza, o troppo sofferto, o fatto le tue scelte.

Siamo tutti straordinariamente liberi, resi capaci di iniziare percorsi nuovi anche quando tutto sembra deciso, sbagliato, irremovibile.

Vai a te stesso.

Lโ€™Attesa

La vita, allora, diventa inquieta (e felice) attesa, lโ€™attesa del ritorno, lโ€™attesa dellโ€™incontro del padrone che torna dalle nozze.ย 

Attesa: la mia vita, la tua vita รจ attesa.ย 

Di un senso, del superamento del tuo dolore, della chiave per capire la tua vita, di una persona da amare, di un figlio da stringere e baciare, di un mondo migliore, della luce infinita che illumini le tue paure, di Dio.ย 

Attesa.ย 

Lโ€™uomo รจ lโ€™unico essere vivente capace di attendere, di vegliare, di insistere, di credere.ย 

Nella notte, spesso, nel lungo e corposo silenzio della notte, sentiamo crescere la nostra fede, abbandonarsi il nostro cuore, capiamo cosa ci รจ essenziale. Nella notte, come le sentinelle che aspettano lโ€™aurora, diventiamo dei credenti, dei discepoli.ย 

Quando le ginocchia vacillano, quando la fatica รจ tanta, quando ci sembra di non farcela ad attendere, quando la disperazione fa pressione alla porta del cuore, possiamo guardare ai testimoni, guardare ai padri della fede, ai tanti, tantissimi che hanno, come noi creduto nella notte, e visto la luce, infine.ย 

La fede รจ questo misterioso giร  e non ancora, questo silenzio assordante, questa notte luminosa.ย 

Vegliamo, dunque.

Amati. amando.

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Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza in questo tempo di Coronavirus

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.