Il cortile
Esce dalla sinagoga, il Signore Gesรน.
Ha appena guarito un indemoniato, il primo miracolo del primo Vangelo, per ricordare a tutti che la prima purificazione da fare deve compiersi allโinterno della comunitร , per superare una visione demoniaca della fede.
Esce e si dirige nella casa di Pietro.
Non รจ piรน la sinagoga, il luogo sacro, ad essere il cuore della nuova comunitร di discepoli, ma la casa. Dio esce dal tempio per abitare e fecondare la quotidianitร . La mia quotidianitร .
E noi, inguaribili simpaticoni, lo abbiamo chiuso a chiave dentro i tabernacoli.
Cosรฌ Marco inizia il suo Vangelo, andando diritto allโessenziale.
Raccontandoci una giornata-tipo di Gesรน, fatta di ascolto, di guarigioni, di liberazioni, di preghiera, di silenzi, di libertร interiore.
Cosรฌ, per capire come orientare lโanno appena iniziato.
La suocera
Gesรน, entrando in casa di Piero, scopre che sua suocera รจ a letto, febbricitante.
Si avvicina, la prende per mano e la guarisce. Lei, subito, si mette a servirli.
- Pubblicitร -
Anche noi siamo come la suocera di Pietro: guariti per servire.
Se il primo atto da compiere allโinterno della comunitร รจ quello di superare una visione demoniaca della fede, il secondo รจ quello di servire il Signore e i fratelli a partire dalle nostre ferite che diventano feritoie che lasciano passare la luce che abbiamo accolto.
La comunitร non รจ composta da gente sana, bella, forte, perfetta, esemplare.
Ma da ammalati guariti. Da peccatori perdonati. Da persone fragili e impedite che in Cristo trovano guarigione e forza. Siamo dei guaritori feriti perciรฒ siamo in grado di servire i fratelli.
Senza giudicarli, senza criticarli, senza caricarli di sensi di colpa, pessima abitudine ancora troppo diffusa.
Noi per primi, davvero, abbiamo sperimentato il peso delle malattie dellโanima.
Lo sconforto, la paura, la solitudine, lโarroganza, la lussuria, lโegocentrismo, il narcisismo, lโindifferenza. E ne siamo stati guariti. O ne stiamo guarendo. Perciรฒ siamo (potremmo essere) credibili: perchรฉ accogliamo senza giudicare, senza sentirci o apparire saputelli e arroganti.
Sulla soglia
La curiositร raduna una piccola folla nel cortile interno della casa della moglie di Pietro.
Gesรน non li delude ed esce dalla piccola casa del pescatore, si ferma sulla soglia e lรฌ guarisce e libera.
Esiste ancora quella soglia.
La si vede visitando gli scavi archeologici della cittร di Cafarnao, davanti alla casa identificata (con alta probabilitร storica) come la casa di Pietro. Cโรจ ancora quella soglia: un lastrone di pietra fra due sponde di muro che dovevano contenere una semplice porta, unico accesso alla piccola costruzione.
Il Dio dei confini, che cerca pescatori di umanitร in un paesino di frontiera, sulla spiaggia, altro confine, ora si pone sulla soglia.
La soglia che unisce pubblico e privato, sociale e intimo, folla e casa, sacro e profano.
Non piรน la sinagoga e nemmeno piรน la casa, ma la strada diventa il luogo dellโannuncio e della guarigione. Ogni luogo, ormai, รจ diventato santo perchรฉ accoglie la presenza del Dio fatto uomo.
Quando, profeticamente, il Papa parla delle periferie, probabilmente intende qualcosa del genere.
Si tratta di allargare i confini mentali, anzitutto, uscire dalle piccole dimore dellโanima che poco accolgono e troppo respingono. Non restiamo chiusi nelle nostre sacrestie aspettando che la gente del quartiere venga a bussare. Usciamo lร dove veramente vive la gente, nella contraddizione e nella fatica del quotidiano.
Questa lunga e destabilizzante fase di incertezza, di guerra, di crisi globale, ci insegni a tornare a raccontare Cristo nelle case, ora che i nostri oratori si svuotano e le nostra attivitร pastorali sono ridotte al lumicino. ร il cortile il luogo che ospita il Santo di Dio.
Di notte
La giornata รจ finita, ma non per Gesรน.
Si alza presto al mattino per andare a pregare, tutto solo.
ร questo il segreto del suo equilibrio, della sua forza, del suo carisma: il colloquio intimo e fecondo col Padre. Ha lavorato tanto, accolto e guarito. ร stanco ma si รจ speso allโinverosimile.
Lo puรฒ fare solo perchรฉ sa dove nutrirsi, perchรฉ sa come ricaricarsi, dove andare, a chi rivolgersi.
La preghiera, la meditazione, il silenzio ci sono indispensabili per nutrire la nostra anima.
Essenziali per non morire dentro.
Cinque minuti di preghiera quotidiana possono cambiare molte cose. Non cambiano lโazione di Dio, convincendolo a concederci delle grazie, cambia il nostro modo di vedere tutto.
E piรน la nostra vita รจ caotica e confusa, oberata e faticosa, e piรน ci รจ indispensabile dedicare del tempo alla nostra vita interiore, anche a costo di rubare qualche minuto al sonno.
La preghiera ci rende liberi, la preghiera ci rende discepoli.
Andiamocene!
Simone raggiunge in Maestro e lo rimprovera.
Galvanizzato dalla giornata precedente, vuole cavalcare lโonda, accrescere la fama del suo ospite, spingerlo a tornare a Cafarnao.
ร ansiosa, la sua ricerca. Non segue Gesรน, lo insegue.
Cโรจ una venatura di rimprovero nella sua affermazione tutti ti cercano!
Interrompe la preghiera del Maestro.
Gesรน non ci sta.
Non tornerร a Cafarnao. Vuole andare altrove, oltre.
Guai a chi cerca di tenere per sรฉ il Vangelo. Guai a chi si illude di possedere Dio!
Ecco, questa รจ la giornata del Signore. E del discepolo.
Ci siamo scoperti (ci stiamo scoprendo amati). A prescindere.
Guariti e sanati, condotti dal Maestro fuori dalla soglia. Come lui sappiamo dove attingere forza e luce. ร tempo di amare, al massimo delle nostre capacitร .
Guaritori feriti, chiamati a servire gli uni la gioia degli altri.
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.
Lโevangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.
