Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 3 Agosto 2025

Domenica 3 Agosto 2025 - XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 12,13-21

Data:

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Fatti due conti

Stai attento e stai lontano dalla bramosia, che รจ il desiderio che non si sazia mai, perchรฉ la tua vita non dipende da ciรฒ che possiedi.

No, non รจ la frase appiccicosa e buonista della predica del solito moralista. Ma รจ lโ€™esperienza stessa di Gesรน. Che oggi aggiungerebbe: stai attento perchรฉ la tua felicitร  non dipende dal giudizio degli altri, dai like, dalla notorietร , dal tuo aspetto… 

Stai attento perchรฉ la tua felicitร  dipende dallo scoprirti amato, dallo scegliere di amare.

E no, il Vangelo (scomodo) di oggi non รจ il solito pistolotto vetero-cattolico di chi sputa sulla ricchezza perchรฉ, nella Bibbia, la ricchezza รจ sempre dono di Dio. Ma la povertร  รจ sempre responsabilitร  del ricco che non usa i suoi beni per aiutare gli altri a vivere con dignitร . 

E no, lโ€™uomo ricco della parabola non viene condannato e nemmeno giudicato, ma ammonito perchรฉ si preoccupa di gestire bene la sua ricchezza e i suoi affari (e fa benissimo) ma non investe un briciolo di tempo e di intelligenza per occuparsi della sua anima.

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E no, Gesรน non ci ha spiegato nel dettaglio come costruire un mondo equo e solidale, di cui la Chiesa (sospiro) dovrebbe (potrebbe) essere profezia. Si rifiuta di entrare nelle beghe dei due fratelli che si scontrano ferocemente per questioni di ereditร .

Ecco, cosรฌ il Vangelo ci scuote dallโ€™afa estiva per aiutarci a vivere al meglio la nostra estate.

A fare attenzione, a ragionare nella giusta direzione.

Dรฌ a mio fratello

Ne sa qualcosa il simpatico discepolo che, ovviamente sperando che Gesรน gli dia ragione, lo coinvolge per convincere il fratello a dargli la sua parte di ereditร . Lo capisco, povero. Ho visto famiglie sbranarsi per questioni di ereditร . Togliersi le maschere davanti a qualche migliaia di euro. Allora vince il prepotente, cede il debole e il conciliante. Per questioni nobili e di principio, ovviamente, mica per quei quattro spiccioli.

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Ma Gesรน non si lascia tirare in ballo. 

Siamo capaci da soli a capire cosa รจ giusto.

Vabbรจ.

No, grazie

Gesรน declina lโ€™invito a schierarsi.

No, grazie: possiamo benissimo capire da noi cosa รจ giusto fare.

No, grazie: Dio ci ha creati sufficientemente intelligenti per risolvere ogni questione pratica.

No, grazie: smettiamola di chiedere a Dio di fare ciรฒ che potremmo fare benissimo da soli.

No, grazie: Dio ci tratta da adulti, evitiamo di considerarlo come un preside che ci risolve i guai.

No, grazie: Dio non ci allaccia le scarpe, nรฉ ci soffia il naso come con i bambini piccoli, nรฉ ci risolve i problemi che riusciamo a risolvere benissimo da noi stessi. 

Il mondo ha una sua armonia, una sua logica, delle leggi che โ€“ in ultima analisi โ€“ dipendono da Dio, ma che funzionano da sรฉ. 

Dio non si alza al mattino per dare un giro di manovella perchรฉ il mondo si metta in moto, lo ha creato pieno di intelligenza e di bellezza, a noi di scoprirne le leggi intrinseche. 

Lโ€™atteggiamento della Bibbia, a questo proposito, รจ adulto e maturo: riconosce in Dio lโ€™origine di ogni cosa, ma lascia allโ€™uomo la capacitร  di gestire il creato. Non occorre sfogliare la Scrittura per sapere cosa รจ bene per lโ€™economia, la giustizia, la pace, la solidarietร , รจ sufficiente ascoltare il nostro cuore, la nostra coscienza illuminata.

Bramosia

Gesรน approfitta della domanda per richiamare i due fratelli, e noi, ad una scomoda veritร : la bramosia ci domina. Il desiderio di possedere, di controllare, di contenere. Un desiderio senza argine, folle, bulimico.

Possedere denari, oggetti preziosi, cose di cui vantarsi, farsi notare, farsi vedere, suscitare interesse, invidia.

Ma, anche, possedere e controllare persone. Mogli, mariti, figli, genitori. 

La cupidigia rischia di infettare la nostra visione del mondo. Di sprofondarci nellโ€™ansia, nellโ€™insonnia, come fa notare sagacemente il Qoelet, nella preoccupazione.

Meccanismo subdolo, quello del possedere.

Non ho mai incontrato nessuno nรฉ mai incontrerรฒ, che mi dicesse esplicitamente di vivere per accumulare. Abbiamo sempre mille giustificazioni: uno standard di vita piรน elevato, la vecchiaia, gli imprevistiโ€ฆ

E va bene, ci sta. 

Gesรน non รจ un pauperista, non ce lโ€™ha con i ricchi, non รจ invidioso.

Ci ammonisce: attento, discepolo, la ricchezza promette ciรฒ che non puรฒ mantenere: la felicitร .

Dio solo colma il nostro cuore. Dio solo.

Gesรน, paradossalmente, รจ molto libero a tal proposito: non dice che la ricchezza รจ una cosa sporca. 

Dice solo che รจ pericolosa. Perchรฉ il nostro cuore รจ forgiato per lโ€™infinito e solo lโ€™infinito, infine, puรฒ soddisfarlo.

Svegliamoci, amici.

Il povero ricco

Guardate al poverโ€™uomo della parabola: un gran lavoratore, non ci viene descritto come un disonesto, nรฉ come un avido, anzi, fa tenerezza la sua preoccupazione di far fruttare bene i suoi guadagni per poi goderseli in paceโ€ฆ La sua morte non รจ una punizione, ma un evento possibile, sempre nellโ€™ordine delle autonomie delle cose di cui sopra. 

Chissร : forse troppo stress, troppo lavoro, troppe sigarette sono allโ€™origine della sua morte improvvisa, non certo lโ€™azione di Dio. 

Gesรน ci ammonisce: la ricchezza ci illude che possedere servirร  a colmare il nostro cuore. 

Come leggiamo nellโ€™acida riflessione del Qoelet, anche noi constatiamo come sia inutile affannarsi ad accumulare ricchezze di cui altri godranno. Accogliendo lโ€™invito di Paolo, se davvero abbiamo incontrato Cristo, lโ€™ordine delle nostre prioritร  รจ cambiato nel profondo.

La Parola di propone un grande esame di coscienza collettivo, senza farci inutili sensi di colpa, proponendoci essenzialitร  nel gestire le cose della terra, assoluta correttezza per chi, nelle comunitร , deve gestire il denaro a servizio dellโ€™annuncio del Regno. 

Andiamo allโ€™essenziale, come il Signore ci chiede, lasciamo che siano le cose importanti a guidare la nostra vita, le nostre scelte. 

Non di soldi, ma di ben altre ricchezze ha bisogno il nostro cuore, di beni immensi, di tesori infiniti. Della tenerezza di Dio.

Dello scoprirci agapetoi, amati dal Signore, e resi capaci di amare.

***

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Unโ€™idea per lโ€™estate: 21-24/08: Gesรน incontra; Ritiro spirituale, Priorato di Saint Pierre (AO), info: paolocurtaz.it/in-cammino/

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