Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2023

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Il Maestro prende il gruppo dei suoi discepoli e delle sue discepole ed esce dalla terra d’Israele, fino alla pagana terra di Tiro e Sidone. Non vuole avere accanto a sé nostalgici del passato, non vuole persone chiuse nei propri confini mentali e spirituali. Non vuole che i suoi diventino una setta che guarda con sufficienza il resto del mondo, non vuole che si chiudano in sacrestia per paura della realtà.

Per i giudei oltranzisti calpestare una terra pagana era già di per sé un rischio: pochi osavano uscire dai confini. Ma Gesù rivela il Dio dei confini, perché l’amore e il desiderio di amare non accettano confini. Una donna pagana chiede una guarigione: non sa chi sia Gesù, non vuole seguirlo, chiede solo un miracolo, un prodigio.

È il cuore straziato di una madre che soffre nel vedere la propria figlia distrutta dal male. E per farlo è disposta a tutto: urla, sbraita, fa la sceneggiata, forse per impressionare questo guaritore straniero, forse per convincerlo o sfinirlo. E il Maestro la respinge con durezza inattesa: si deve prima occupare dei suoi discepoli, dei suoi figli, di chi lo conosce e lo segue. Non vuole finti devoti, il Signore, né persone che lo blandiscano come fanno i cani per ottenere cibo.

La sua è una risposta dura, una provocazione, vuole aiutare questa donna a entrare in una nuova prospettiva. Chiede dignità a questa figlia amata, chiede di uscire dalle dinamiche che ha interiorizzato. E davanti alla provocazione, la donna si ferma e riflette. È vero: chi è lei per chiedere il pane dei figli? Non sa nemmeno chi sia questo giudeo che ha fama di essere un guaritore…

Ma insiste, con arguta finezza: non è bene dare il pane dei figli ai cani, ma i cani possono almeno sfamarsi delle briciole che cadono dal tavolo. Sì, questa volta ha capito e Gesù, davanti a tanta arguzia femminile, impara una cosa nuova anch’egli. Grande Signore che ci spinge sempre oltre! Grande Maestro che cambia idea e si sa stupire di noi!

Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva

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