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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 16, 5-11

Certo che non è facile. Non è facile credere, essere testimoni, essere credibili, essere discepoli sul serio. Non solo qualche volta all’anno o nelle nostre chiese che diventano dei nidi rassicuranti, un rifugio contro il mondo ostile e malvagio.

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Certo, avete ragione: stiamo vivendo tempi in cui essere cristiani richiede tempra, in cui nessuno applaude se si vivono sul serio i valori del vangelo. A tempi duri il Signore chiede cristiani forti, motivati, determinati (non dei fanatici, però, ma degli innamorati!).

Pacifici e pacificati ma non arrendevoli o omologati alla feroce logica del mondo. Lo Spirito ci sostiene nella lotta contro la tenebra e il male che portiamo in noi e che vediamo intorno a noi. Ed è lo Spirito che spalanca lo sguardo interiore, che permette agli uomini, a noi, di cogliere la profondità e il senso della presenza di Gesù.

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E lo Spirito, così accadrà, spingerà i discepoli a capire molte cose. Tre, in dettaglio: non accogliere Gesù significa non capire nulla di Dio, non solo rifiutare la sua predicazione (ed è questo il peccato!); il fatto che Gesù torna al Padre dimostrerà a tutti la sua vera identità, rendendogli giustizia e, infine, che il principe del mondo, l’avversario, è stato condannato proprio da quello che riteneva una sua vittoria: la morte di Cristo.

Ci vuole fede, e tanta, per vedere nell’intricata e sanguinosa vicenda umana la tenerezza di Dio e solo lo Spirito ci permette di rintracciare il vero senso del dispiegarsi della storia. Ma lo credo, ne faccio esperienza, lo costruisco giorno per giorno con la mia piccola vita, con piccoli passi possibili: Gesù risorto ha mostrato al mondo che l’amore trionfa su ogni violenza e su ogni dolore, su ogni croce e che il mondo non precipita nel caos ma fra le braccia di Dio.

Invochiamo con fede il dono del Paraclito, ci suggerisca le parole da dire, oggi, per rendere onore al nostro Maestro e Signore, rivelatore definitivo del volto di Dio.

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FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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