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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 7, 14-23

Il male è sempre fuori di noi, pensano in molti, la colpa è sempre di qualcun altro: della società, dei miei genitori, del mio datore di lavoro, del mio coniuge…

Basta scorrere qualche pagina di giornale per rendersi conto di come il nostro sia diventato il tempo degli adolescenti mai cresciuti, degli adulti che rifiutano ogni responsabilità, degli uomini e delle donne che non vogliono crescere.

Il vittimismo ormai è dilagante, come dei piccoli Calimero o delle piccole fiammiferaie, pensiamo che il mondo si accanisca contro di noi, che la sfortuna, o Dio stesso ce l’ha con noi. E così viviamo attorniati da persone (e forse noi stessi lo pensiamo) convinti di essere a credito con la vita, sempre arrabbiati, depressi, invidiosi.

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E ci convinciamo di essere vittime di qualche terribile macchinazione… Non è così: Dio non ce l’ha con noi, il nostro è un Dio felice che ci vuole felici ma non si sostituisce a noi, non ci soffia il naso. Da dentro vengono le nostre paranoie, è il nostro modo di vedere e giudicare il mondo che è all’origine di gran parte della nostra disgrazia.

Gesù, oggi, in aperta polemica col mondo farisaico, contesta le minuziose prescrizioni alimentari e afferma che la purezza è nel cuore di ogni uomo, non nel cibo che mangia. È dentro di noi il male, fa parte della nostra natura umana, e solo noi possiamo riconoscerlo, affrontarlo e superarlo.

Riconoscerlo: senza scaricare la colpa delle nostre azioni su altri, chiamando per nome e cognome i nostri difetti. Affrontarlo: in un allenamento spirituale che vuole estirpare i vizi e coltivare le virtù. Superarlo: non per diventare super uomini o super donne, ma per dare spazio alla parte migliore e luminosa di ciascuno di noi.

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Esiste il male, e lavora, ed è ingenuo e pericoloso ignorarlo o sopravvalutarlo. Non sono le cose fuori di noi che contaminano il nostro cuore, ma quanto esce dal nostro cuore. Lasciamo che la luce del Vangelo, oggi, faccia arretrare le tenebre in noi. Ripetiamo a noi stessi e a Dio che il nostro cuore è suo.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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