Giovanni Battista ha finalmente riconosciuto in Gesù l’Agnello di Dio. Ammette con umiltà e autenticità di non conoscerlo, fino a quel momento.
Possiamo seguire Cristo, preparargli la strada, annunciarlo e non conoscerlo fino in fondo. E lo indica ai suoi discepoli, forse Andrea e Giovanni evangelista. Non li lega a sé, non fa il guru carismatico, non coltiva il proprio ego. Li spinge ad uscire, ad osare.
E Gesù, voltandosi, invece, di rallegrarsi – sono pur sempre i primi discepoli! – li raggela: chi cercate? La prima parola pronunciata da Gesù in Giovanni è un invito all’introspezione, a cercare in noi stessi la ragione del nostre essere cristiani. Perché seguiamo Gesù? Ci rassicura? Ci incoraggia? Ci protegge?
Il Signore, sempre, chiede autenticità , non vuole discepoli ad ogni costo. Vuole persone autentiche consapevoli delle ragioni del proprio cammino. E invita: venite e vedrete. Andiamo anche noi, oggi, a vedere dove dimora Dio.
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