Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 30 Settembre 2021

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Gesรน non รจ un guru solitario, non ama salire sul palcoscenico. Tutto di Dio, tutto degli uomini, vive con una piccola comunitร  di discepoli e discepole, condivide con loro la missione, li invia alle pecore perdute della casa di Israele. Ma Luca, pagano, discepolo di san Paolo, segnala un invio particolare: quello dei settantadue discepoli perchรฉ settantadue si pensavano fossero le nazioni pagane.

Il Vangelo ormai deborda e raggiunge tutti, senza limiti di razza, di credo, di convinzione. E a questi inviati chiede di pregare perchรฉ la messe รจ tanta ma gli operai sono pochi o, in unโ€™altra traduzione birichina, perchรฉ gli operai fanno poco.

Eccoci qui, allora: siamo inviati a parlare del Dio di Gesรน, a volte anche con le parole, non a salvare il mondo ma a vivere da salvati, a scrollarci di dosso il peso che le storie, non la Storia, hanno contribuito a opacizzare la semplice bellezza dellโ€™annuncio; Dio ti ama e ti vuole salvo.