Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 30 Marzo 2019 – Lc 18, 9-14

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Il tempo di quaresima ci spinge a verificare il nostro modo di credere. Il grossolano errore che compie il fariseo della parabola รจ quello di confrontarsi con chi รจ palesemente peggiore di lui, il pubblicano, scordandosi che lโ€™unico paragone che possiamo fare รจ col capolavoro che siamo e che stentiamo a realizzare.

Ognuno di noi รจ un pezzo unico, assolutamente originale: credere di essere migliori perchรฉ piรน devoti ci fa prendere dei clamorosi abbagli. Gesรน non dice che il pubblicano รจ migliore, perchรฉ oggettivamente sta sbagliando, ma dice che รจ autentico, sa che ha peccato, conosce la distanza fra la sua vita e ciรฒ che potrebbe diventare.

E Dio vede questo desiderio e lo colma con la sua presenza, con la speranza della conversione. Non cosรฌ il fariseo, che pensa di non avere bisogno di conversione, che รจ cosรฌ colmo del suo โ€œegoโ€ spirituale da non lasciare spazio per Dio.

Viviamo con serietร  il vangelo, la legge nuova di Dio, ma non paragoniamoci mai agli altri per sentirci umilmente migliori: Dio solo conosce il cuore e la fede di ogni persona e saremo giudicati severamente se non avremo usato misericordia nel giudicare gli altri.

Fonte

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Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, Gesรน disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
ยซDue uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
Il fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: “O Dio, ti ringrazio perchรฉ non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietร  di me peccatore”.
Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornรฒ a casa sua giustificato, perchรฉ chiunque si esalta sarร  umiliato, chi invece si umilia sarร  esaltatoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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