Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 24 Aprile 2021 – Gv 6, 60-69

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รˆ tutto troppo strano, troppo faticoso, incomprensibile. In fondo, correndo a farlo re, i giudei volevano solo rimarcarne la grandezza, accoglierlo come Maestro capace di compiere prodigi. Tutto รจ diventato complicato: il pane, la carne, il sangue, il Padreโ€ฆ Un silenzio greve รจ calato nella sinagoga di Cafarnao. Molti escono, scuotendo la testa.

Anche fra i suoi discepoli, attoniti: Gesรน ha esagerato, le sue parole sono troppo dure, incomprensibili. Davvero รจ diventato il peggior miracolo del Nazareno. Si gira verso gli apostoli, ci aspetteremmo che dicesse: almeno voi, restate. Macchรฉ. รˆ talmente libero da liberarli: volete andarvene anche voi? Accomodatevi.

Lui non recederร , nรฉ addolcirร  le sue parole. Morirร  pur di non cambiare una virgola del suo messaggio. Libero fino in fondo. Libero, anche a costo di rimanere da solo. E tremano i nostri polsi davanti a tale libertร , a tanta determinazione. Anche noi, come Pietro, osiamo solo dire: dove, Signore? Dove vuoi che andiamo? Chi potrร  mai colmare il nostro cuore, dopo avere conosciuto te?

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