HomeSolennitàPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 20 Marzo 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 20 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,31-42

So già tutto, conosco tutto, sono un bravo credente o, perlomeno, non sono delinquente come molti altri, che vuole ancora Dio da me? Il ragionamento è quello che fanno i giudei che ascoltano Gesù i quali pensano di salvarsi per il fatto di essere figli di Abramo.

No, replica Gesù, non si diventa credenti per abitudine, per nascita. Si diventa discepoli per scelta, dopo un percorso che parte dalla Scrittura per arrivare alla verità. Una verità che si scopre, che riecheggia dentro di noi, nel profondo, più forte di ogni dubbio, che appare, si manifesta, quando finalmente il nostro cuore accetta di abbandonare le false idee che ci portiamo dentro.

Non c’è bisogno di convincersi della verità, si tratta di accoglierla, di scoprirla in noi stessi. Deposte tutte le obiezioni, riusciamo, nella retta interpretazione della Parola, a sentire riecheggiare in noi la verità che ci ha creato.

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Siamo poco sensibili alla verità, oggi, storditi come siamo da mille proposte, da mille informazioni, senza mai avere il tempo e la voglia di approfondire, di capire, di informarci. E, per molti, la verità è relativa, nessuno possiede la verità (eccetto chi dice che nessuno possiede la verità!) e diventiamo tutti discepoli di Pilato che, annoiato dalle beghe provocate dai giudei, replica a quel Nazareno fattosi profeta cos’è la verità? (Gv 18 ,38).

Per noi la verità è il Signore Gesù, E la verità ci rende liberi, dice Gesù. Liberi, senza condizionamenti di nessun genere, liberi per vivere da figli, liberi per essere discepoli del Dio che ama la libertà, liberi per amare.

Spesso, purtroppo, crediamo che la verità sia quello che ci hanno insegnato o ciò che ci rende gradevoli e accettabili, ciò che ci fa amare dagli altri, quello che pensa e vive la maggioranza delle persone. Abbiamo a cuore la verità, amici, con noi stessi, con gli altri, con Dio.

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Facciamone una questione di onore il fatto di essere persone trasparenti e vere, ammettendo anche i nostri limiti. Solo il mio vero io incontra il vero Dio, ricordiamocelo.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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