Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2021 – Mc 12, 18-27

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Ci sono persone che pensano a Dio come se fosse un trapassato. Una bella persona, amorevole, lodevole, rispettabile, ma pur sempre un cadavere, una mummia al di sopra delle nostre scelte.

Oppure lo rendono tale brigando per far dire a Dio ciò che invece pensiamo noi, così i sadducei, fieri tradizionalisti che ridicolizzavano le nascenti teorie sulla resurrezione e la sopravvivenza delle anime, pongono a Gesù l’arzigogolato caso della vedova che, per ottemperare alla per noi orribile norma del levirato, avrebbe dovuto dare un figlio a uno dei fratelli del defunto.

Al caso della vedova ammazza-mariti Gesù, con incredibile pazienza, replica citando la Scrittura, facendo una lectio dell’apparizione di Dio nel roveto ardente. Parlando al presente di Abramo, Isacco e Giacobbe, alla fine Dio si rivela come il Dio presente, dei vivi, non come il custode dei musei impolverati delle nostra collezioni religiose…

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