Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 17 Giugno 2021 – Mt 6, 7-15

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Possiamo sprecarne, di parole, quando preghiamo. Fiumi di parole che cercano, invano, di attirare lโ€™attenzione di un Dio distratto. Parole che abbiamo mandato a memoria, formule che ci provengono dal passato, ricordi dellโ€™infanzia quando alla sera ci si chiedeva: hai recitato le preghiere?

Parole speciali, di nicchia, riservate, immaginiamo, al mondo del sacro, pronunciate con qualche sfumatura di superstizioneโ€ฆ E poi ci sono le parole. Quelle che Gesรน ci ha consegnato per andare dritti al cuore di Dio. Quelle dei figli che riconoscono in Dio un padre premuroso e nascosto.

Che vorrebbero che altri lo conoscessero, che il suo Regno di giustizia di manifestasse, convinti che la sua รจ una volontร  di bene. Quelle che chiedono il pane giorno per giorno, il perdono e la capacitร  di perdonare, e la capacitร  di resistere nella prova.

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