HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 16 Dicembre 2023

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 16 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: Mt 17, 10-13

Quanto è difficile riconoscere i profeti! Forse perché ce li immaginiamo con l’aureola identificativa bella lucida e la santità stampata in faccia! Invece, i profeti veri, non sanno nemmeno di essere tali, faticano già solo ad essere uomini e a seguire il Signore…

Sta a noi riconoscerli, capire quanto il loro atteggiamento ci avvicini a Dio, riconoscerli mischiati nelle nostre assemblee, nelle nostre famiglie, nel luogo di lavoro. Dio ha un progetto preciso su di noi, un progetto di salvezza che realizza giorno per giorno, nascondendolo nelle pieghe della storia e delle vicende quotidiane.

Perché siamo sempre in ritardo nel riconoscere i profeti? Così è sempre accaduto. Così, temo, sempre accadrà. Già nel primo testamento i profeti hanno sempre avuto vita grama, da Elia a Geremia. Accusati di essere pessimisti, di essere disfattisti, hanno sempre combattuto contro le persone che, invece di accogliere con gratitudine la loro provocazione, hanno pensato bene di eliminarli.

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Anche il Battista ha fatto la stessa fine: Erode Antipa lo ascoltava volentieri ma, alla fine della fiera, non ha esitato a farlo giustiziare per non dover rimangiarsi una (folle e inopportuna) parola data. E Gesù, lui stesso ne è consapevole, farà la stessa fine.

Il problema è che, passata una generazione, ecco che tutti tornano sui propri passi lodando e inneggiando al profeta ucciso dai propri padri! L’avvento è il tempo che ci aiuta a guardare in maniera nuova le cose di sempre, a riconoscere la presenza di Dio là dove viviamo perché Dio si fa raggiungibile, si fa uomo, diventa uno di noi.

I discepoli stessi sono stupiti quando apprendono dal Maestro che il profeta Elia, che avrebbe dovuto precedere la venuta del Messia, in realtà è già venuto, ed era il Battista. Un po’, purtroppo, succede anche ai nostri giorni: era meglio il papa di prima, era meglio il parroco di prima…

E se, finalmente, sincronizzassimo gli orologi della fede per riconoscere i profeti in tempo reale?

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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