Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2021

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Ha compassione per la folla il Signore. Ne è ammirato: restano per lunghe ore ad ascoltare la sua Parola e non si preoccupano dei pasti. È lui, il Maestro, attento alle cose concrete, consapevole di quanto abbiamo bisogno di accoglienza, di cibo, di affetto, di amicizia, di giustizia, che si pone il problema, che indaga, che trova soluzioni coinvolgendo degli attoniti discepoli che non sanno proprio che fare.

Ci prepariamo a celebrare il Natale, che è l’irruzione del Dio della concretezza nella nostra vita, che è la condivisione divina della nostra fragile natura umana, goffa e claudicante. Dio non è chiuso nei templi o smarrito fra gl astri, non alieno alle nostre vite ma concreto, solidale, risolutivo.

Vede la fame che portiamo nel cuore e la sazia con la sua Parola ma, anche, con l’intervento dei discepoli che imparano a condividere quello che sono, quello che hanno.

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