SIATE SVEGLI!1
Gesรน disse: ยซAbbiate gli occhi aperti, siate svegli! La venuta del Figlio dellโUomo non vi trovi addormentatiยป (Mc 13, 35).
Il Figlio dellโUomo รจ venuto e ha avuto la sua perfetta manifestazione in Gesรน Cristo; il Figlio dellโUomo viene continuamente, nella silenziosa ascesa di ogni coscienza nella veritร e nella grandezza dellโuomo. Ascesa che rivela lโinconsistenza, la presunzione, la mancanza di saggezza di tante nostre limitazioni. Siamo noi cristiani? Per rispondere non guardiamo i registri di battesimo, le idee religiose, le pratiche devote; interroghiamo la nostra ascesa nella veritร di figli dellโUomo e di figli di Dio.
Il sussiego che caratterizza troppo spesso la nostra professione di fede cristiana รจ un impedimento alla nascita in noi dellโUomo vero, figlio della terra e del cielo. LโUomo vero รจ in cammino, ed รจ la silenziosa incarnazione della Parola eterna nellโumana coscienza, la non violenta, tenace come la forza della vita, regale presa di possesso degli uomini che le appartengono per quelle qualitร che non sono di questo mondo, ma del mondo futuro, del tempo nuovo. ยซVerranno dallโOriente e dallโOccidente uomini silenziosi e illuminati, che non appartengono alle ufficiali file dei cristiani, e prenderanno il loro postoยป.
Gesรน รจ venuto a portare il tempo nuovo, tempo equinoziale per tutta lโumanitร . Come lโequinozio separa la stagione, cosi il tempo nuovo portato da Gesรน separa la pesantezza della carne dellโuomo dalla santitร della sua natura spirituale. Come i1 gallo del mattino, Egli chiama i dormienti; quelli che si sveglieranno e che sapranno restare svegli, saranno la sua ereditร ; coloro che terranno chiusi gli occhi, che entreranno dormendo nel tempo nuovo, resteranno ereditร della bestia che รจ in loro.
Egli fu innalzato per essere un segnale alle genti perchรฉ il suo grido venisse udito da tutti i dormienti.
- Pubblicitร -
Siate svegli! ร il segreto della potenza e della vittoria umana. Siamo convinti di essere svegli, in realtร dormiamo un sonno profondo e siamo tormentati da sogni di incubo. Con fili di sogni ci siamo costruiti una rete ove siamo rimasti impigliati, piรน ci impigliamo e piรน ci addormentiamo, e piรน ci addormentiamo, piรน lโelemento bruto della nostra natura si risveglia. E cosรฌ, ottusi, indifferenti al bene, incapaci di pensare autonomamente, molti di noi vanno per le strade della vita come mandrie verso lโammazzatoio; altri, sognando e agitandosi nel sogno, credono di essere svegli, in realtร dormono ancora piรน profondamente, posseduti piรน profondamente dal torpore, e questi non sono affatto i poeti, i contemplativi, i dotati dโimmaginazione creatrice, sono invece gli attivi, gli zelanti, i costruttori, gli iniziatori di movimenti di massa, i dominatori di popoli, i vari messia bruciati e distrutti dalla mania di agire; quelli che han sempre da fare, gli agitati. Pensano di essere svegli, di sapere quel che fanno, di volere ciรฒ che vogliono, in realtร il sogno รจ il loro padrone, non essi i padroni del sogno.
Essere svegli significa partecipare con pensiero cosciente e vigile a ogni istante della vita, per avvertire i segni che vengono dallโalto e dal profondo, dalle dottrine stabilite e dalle coscienze viventi che tali dottrine sentono ormai legate a un passato che piรน non รจ per lโuomo. Cโรจ il tempo dellโapparizione delle gemme e il tempo della fioritura, il tempo della fruttificazione e quello del ritorno del germe in seno aIla terra, per poi risorgere alla vita. E ogni tempo ha la sua parola e il suo annuncio; quando รจ lโora dellโinterramento, il rimpianto e la nostalgia dei fiori e dei frutti non hanno piรน senso, sono sogni dellโuomo che non รจ sveglio.
Essere svegli รจ lโatteggiamento richiesto a ogni coscienza lungo le tappe che costeggiano il cammino della Rivelazione, che ascende trascinando con se le anime vigilanti. Per noi, creature umane, il mistero religioso vien celebrato nellโessere svegli; dobbiamo imparare a passare da un risveglio allโaltro, se vogliamo vincere la morte. La morte sโinizia a vincere superando il torpore, ilย sonno,ย ilย ย sogno.ย ย Ilย ย primoย ย passoย ย รจย ย vincereย ย ilย ย primo nemico,ย il corpo, con le sue esigenze di vita comoda e protetta, di ricerca di beni confortevoli e di mura calde e protettrici; il secondo รจ lโanima con le sue richieste di essere stimata e applaudita, amata e considerata; il terzo รจ la ragione concreta, quella che da lโillusione della veglia, che identifica le sue conoscenze con la sapienza divina, i suoi piani con i valori divini, le sue ideologie con i pensieri divini. La vittoria sul primo dischiude il pensiero cosciente; quella sul secondo apre ilย donoย delย ย discernimentoย ย delย ย proprioย ย personaleย ย compito; quella sul terzoย ci offre la grandezza dellโumiltร . La consegna evangelica a chiunque lotti per essere sveglio รจ di gettare allo sbaraglio la propria vita, la propria anima, per possederla.
Lo stato di veglia รจ la cosciente apertura mentale al mistero divino infinitamente lontano da noi, ma che ci avvolge dentro di sรฉ, ed รจ in noi piรน assai che il battito del nostro cuore. Sempre avanti alla sua creazione, che guida alla perfetta fioritura di tutti i germi di vita che instancabilmente vi dissemina.
Essere svegli vuoi dire aver raggiunto lโapertura dellโocchio interiore che scorge il cammino di Dioย nel creato e spinge tutto lโessere umano a seguirlo. Nello stato di vigilanzaย il corpo viene mutato nello spirito; il cuore si spoglia dalla cupidigia di prendere e di ricevere e si dischiude nella qualitร divina del dare senza misura, senza tornaconto, senza bramosia di premio; la mente comprende i limiti, le angustie delle proprie visioni e con umiltร si offre alla vastitร del pensiero di Dio.
Il tempo nuovo avvolge lโuomo vigilante, e attraverso di lui si rivela Colui che รจ venuto e che verrร sempre, nelle coscienze che aprono gli occhi al suo eterno ritorno.
1 Giovanni Vannucci, ยซSiate svegliยป, 1a domenica dโAvvento Anno B; in Verso la luce, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984; Pag. 11-14.
ย
