LA VERGINE ASSUNTA1
La veritร dellโAssunzione di Maria santissima in cielo, nella sua realtร umana totale di corpo e anima, costituisce una di quelle certezze mistiche che aiutano lโuomo a non errare nel suo giudizio sulla creazione, e nel suo comportamento di fronte alla veritร del suo destino e di quello di tutto lโuniverso.
Essa infatti raccoglie ed esprime una speranza e una profonda conoscenza. Conoscenza che, data la labilitร dellโumana ragione, nel linguaggio, profano e sacro, riveste spesso la forma di una speranza. Speranza che, a osservatori superficiali o condizionati da visioni razionali, puรฒ apparire come unโevasione dai duri cimenti del vivere, o come unโistintiva ricerca di un benessere definitivo che plachi tutte le dolorose frustrazioni e incompletezze terrene. Quasi che il sogno dellโAssunzione della carne nel regno dellโimmortalitร dicesse allโuomo, illudendolo: quaggiรน hai una vita povera e sofferente, lassรน, nei cieli, avrai una vita perfetta e immune dal male e dal patire. La veritร dellโAssunzione dice, invece, allโuomo: ยซLa tua carne รจ santa, essa non รจ retta dallโistinto, ma dalla mente; in essa รจ insita una natura spirituale che la rende diversa dalla carne degli animali e, per questo, meritevole di quel rispetto e di quella venerazione che รจ richiesta dai templi sacriยป.
Non evasione, quindi, ma vigile impegno nel presente per tutto ciรฒ che costituisce lโuomo: carne e sangue, anima e spirito.
Nella veritร dellโAssunzione di Maria santissima, la voce della tradizione grida allโuomo: ยซPellegrino della terra, il Dio che vive in te santifica anche la tua forma di creta; tu non puoi profanare il tuo corpo, non puoi disprezzarlo perchรฉ รจ il tempio di Dio, e avrร parte alla tua gloria come ha avuto parte al tuo martirioยป.
Maria santissima รจ quella particella dellโuniverso creato che, per la perfetta manifestazione in lei dello Spirito Santo, si รจ staccata dal tessuto ordinario dellโumanitร , per attuare la ricomposizione della materia e dello Spirito, venendo cosรฌ a costituire quella maglia strappata nella rete per la quale tutta lโumana manifestazione verrร a passare. LโAssunzione di Maria รจ una promessa, una caparra, ma anche un fatto, รจ lโassunzione nellโanima e nel corpo, รจ lโultimo destino dellโumanitร .
Maria apre la strada e, dietro a lei, passeremo tutti con la nostra materia glorificata, con quellโuniverso degli universi che รจ il corpo dellโuomo, corpo che รจ il nostro compagno, il nostro complice, il nostro accusatore e spesso la nostra vittima. Noi, infatti, facciamo peccare il nostro corpo piรน assai di quanto esso ci faccia peccare; imputiamo alla materia, che รจ innocente, tutte le aberrazioni delle passioni, figlie della mente; continuiamo a ripetere la scena dellโEden: ยซE Adamo accusรฒ la donna e la donna accusรฒ il serpenteยป. Ed ecco il serpente, simbolo del tempo-spazio, divenire la spirale che proietta verso il cielo la nuova Eva, Maria, e costringe Adamo a guardare verso il cielo che anche fisicamente diventa la sua naturale mรจta.
Colei che nella sua puritร sublime non ha ignorato nรฉ dolore, nรฉ amore, ma ha allontanato dalla sua vita la colpa e la degradazione, รจ assunta dagli angeli, mentre Cristo sale per virtรน propria, ascende al suo Regno per il potere della sua divinitร , ordina alle leggi non di sovvertirsi ma di compiersi, e addita alle schiere angeliche Maria come loro regina, e fa cenno che a lei sommessamente servano. E cosรฌ Maria รจ assunta, ma Maria รจ la prima perla della celeste collana, le altre seguiranno attratte da lei, assunte da lei.
La nostra essenza pensante e amante non sarร dispersa; in essa troveremo il nostro compimento; la morte e la dissoluzione riguardano solo lโapparenza; ciรฒ che vive in ognuno di noi trasmuterร ognuno di noi; in questa prospettiva i valori mutano profondamente. Non senza motivo abbiamo ricevuto un corpo di carne; quando la nostra maturazione sarร compiuta, la terrestre carne sarร trasmutata in celeste, risorgeremo da tutte le morti e, compiuti e riconfermati, saremo raccolti dal luminoso seno del cielo dei cieli.
In questa visione troviamo le ragioni della nostra pace, conosciamo il nostro splendido destino, verso di esso orientiamo ogni nostro anelito, veneriamo il nostro corpo, cercando, se non di renderlo puro, di non macularlo piรน oltre. La vita che vibra in noi vibra anche in lui; riguardiamo i corpi che racchiudono lo Spirito Santo come ampolle di un profumo prezioso, che lo contengono come lampade la luce raggiante.
Veritร abbagliante e consolatrice, ci vieta il peccato, e le scuse allo stesso, ci nega i vicoli ciechi, i raggiri e gli inganni. Ci compie, ci lava, ci fa assurgere verso la mรจta che sentiamo in noi piรน profonda e piรน vera dโogni istinto di vita, dโogni istinto di morte.
1 Giovanni Vannucci, in Verso la luce, 1a ed. Centro studi ecumenici Giovanni XXIII, Sotto il Monte (BG) ed. CENS, Milano 1984; ยซLa Vergine Assuntaยป. Festa dellโassunzione della Beata Vergine Maria Anno B; Pag. 206-208.
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