p. Giovanni Nicoli – Commento al Vangelo del 5 Settembre 2023

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Perchรฉ mai, o Signore, siamo cosรฌ duri a comprendere chi ci vuole fare del male e chi invece vuole farci del bene? Come mai, Signore?

Ancor piรน: come mai, Signore, facciamo cosรฌ fatica a comprendere che tu sei venuto per salvarci e non per dannarci? Come mai Signore?

Noi ti ammiriamo. Noi ti lodiamo. Noi ti riteniamo un grande, ma come mai non ci lasciamo convincere che quanto tu ci dici e ci chiedi sia la nostra vera vita?

Il male che cโ€™รจ in noi, e che noi troppo raramente riconosciamo, ci confonde e ci fa dire che tu non sei venuto per liberarci, ma sei venuto a rovinarci.

Tu entri di sabato, nella sinagoga della nostra esistenza. E quando entri ci accorgiamo subito di essere persone possedute da un demonio immondo.

Ci sembrava che tutto in noi fosse perfetto. รˆ vero tante cose vanno storte, ma รจ a causa del mondo, della cattiveria della gente, non รจ certo colpa nostra se le cose non viaggiano bene. Noi vorremmo che andassero in una direzione diversa, in una direzione piรน vera. Ma chi siamo noi di fronte ai tanti che remano dalla parte opposta?

Se tu entri nella sinagoga della nostra esistenza subito ci accorgiamo che tutto questo non รจ vero, o non รจ totalmente vero. Tu metti in evidenza il male che cโ€™รจ in noi.

A questo punto noi ci ribelliamo. Messi di fronte alla veritร  delle cose ci ribelliamo e ce la prendiamo non piรน con gli altri ma con te.

Che abbiamo a che fare con te, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Stavamo cosรฌ bene. รˆ vero tante cose non andavano ma ci sapevamo difendere, e poi eravamo di casa. Era chiarissimo che il male non eravamo noi, che noi facevamo le cose bene e perfettamente. La tua venuta di sabato nella sinagoga della nostra esistenza, stravolge tutti i nostri schemi e le nostre aspettative. Sei venuto a rovinarci perchรฉ non รจ piรน cosรฌ evidente che noi siamo i buoni e gli altri i cattivi, gli stati canaglie. Non รจ piรน cosรฌ chiaro che noi facciamo le guerre giuste mentre gli altri, che si difendono con le unghie dalle nostre aggressioni armate e supertecnologiche, sono solo dei terroristi. Non รจ piรน cosรฌ chiaro e allora ci arrabbiamo e ti puntiamo a dito come colui che รจ venuto a rovinarci. Mentre, lo sanno tutti anche se non si puรฒ dire, tu sei venuto solo per donarci la salvezza.

Lo sanno tutti, e lo diciamo: sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio. Lo sappiamo, ma crediamo allo stesso tempo che sei venuto a rovinarci perchรฉ tu stravolgi le nostre solide e solite categorie. Tu non ci stai a dire che noi siamo i buoni e gli altri i cattivi. Tu non ci stai a dire che la colpa รจ tutta degli altri mentre noi siamo perfetti e facciamo tutto bene.

Ma la tua risposta di fronte a questo ennesimo attacco ci stupisce ancora una volta. Tu non ti lasci intimidire dal male; tu non ti lasci travolgere dalla spirale di violenza che รจ generata dal ricercare a tutti i costi di chi sia la colpa pur di non prenderci le nostre responsabilitร .

Tu non ci stai e ci stupisci parlando ancora una volta con autoritร , insegnando con la tua vita. E dici: Taci! Esci da costui.

Tu sei venuto per darci la salvezza, e non perdi occasione per dimostracelo. Tu sei venuto per liberarci dagli ostacoli che ci impediscono di venire a te, e fai risuonare dentro di noi la tua parola di grazia, parola che ci libera dal dominio del maligno.

Sappiamo e conosciamo sempre piรน la nostra incredulitร , o Signore.

Ma questโ€™oggi vogliamo dirti che crediamo in te, che desideriamo te. Vogliamo gridare con la nostra esistenza che tu sei il Santo. Ti chiediamo di venire in noi e in mezzo a noi, di stravolgere le nostre abitudini cosรฌ negative per la nostra esistenza e cosรฌ appariscentemente belle.

Donaci la grazia di sapere comprendere quello che รจ oro e quello che รจ solo latta che brilla. Donaci la grazia di saperlo riconoscere e di riuscire a scegliere te che sei la via, la veritร  e la vita.

Grazie, Signore!

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