p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 11 Maggio 2025

Domenica 11 Maggio 2025 - IV DOMENICA DI PASQUA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 10,27-30

Data:

- Pubblicitร  -

โ€œPaolo e Barnaba con franchezza dichiararono: ยซEra necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poichรฉ la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Cosรฌ infatti ci ha ordinato il Signore: โ€œIo ti ho posto per essere luce delle genti, perchรฉ tu porti la salvezza sino allโ€™estremitร  della terraโ€ยป.

Cโ€™รจ un passaggio fondamentale che si attua nei primi tempi delle comunitร  cristiane, e che vede espressione nelle parole di Paolo e Barnaba ad Antiochia di Pisidia: lโ€™annuncio di Gesรน, limitato entro i confini dellโ€™ambiente di Israele, รจ per la prima volta aperto al mondo dei pagani. Si tratta di un decisivo punto di svolta, una apertura nuova, uno scarto che sorge dallโ€™attenzione a contingenze storiche.

Da un lato Paolo e Barnaba ricordano lโ€™ineludibile ruolo di Israele nella storia della salvezza, ripercorrono le tappe di un cammino di incontro e di alleanza e rinnovano lโ€™annuncio ad Israele. Ad Antiochia tuttavia si attua un passaggio nuovo che trae radice dallโ€™ascolto della storia e dalla fedeltร  al disegno di Dio. La vicenda di Gesรน รจ letta in rapporto alla figura del โ€˜servoโ€™, il profeta senza nome di cui aveva parlato il secondo Isaia: presenza di luce, inviato a portare la salvezza sino ai confini della terra, oltre i limiti di appartenenze: โ€˜Ti ho posto come luce delle nazioni, perchรฉ tu porti la salvezza sino allโ€™estremitร  della terraโ€™ (Is 49,6).

In Gesรน si accoglie una benedizione di Dio non riservata e rinchiusa come privilegio che esclude, ma aperta a tutte le nazioni, ai popoli, alle culture diverse. Sin dagli inizi la stessa chiamata fondamentale per Israele รจ di essere il tramite di un dono di salvezza per tutti.  Lโ€™apertura dellโ€™annuncio ai pagani รจ opera dello Spirito che conduce a vivere la gioia e la serenitร  profonda anche nel momento della prova. Da qui una nuova apertura di universalitร .

Anche nel discorso di Gesรน che il IV vangelo riporta cโ€™รจ un invito a varcare confini di chiusura e percorrere nuovi cammini.: โ€œยซLe mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.
Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperร  dalla mia mano โ€ฆโ€ E piรน oltre si legge: โ€œho altre pecore che non sono di questโ€™ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce โ€ฆโ€(Gv 10,16-17)

- Pubblicitร  -

Cโ€™รจ un rapporto unico e particolare tra pastore e pecore: รจ metafora questa che parla di condivisione  e di legame profondo, di immersione nella medesima vita. Gesรน รจ il pastore che ha il desiderio di comunicare quella vita  comunione e amore ad un gregge dai confini aperti: nel linguaggio del IV vangelo โ€˜vita eternaโ€™ รจ la risposta alla sete piรน profonda di incontro e di accoglienza che ogni persona porta nel cuore: significa lโ€™essere accolti e amati da Dio โ€“ fonte della vita โ€“ che si fa a noi incontro nella presenza di Gesรน e genera possibilitร  di rapporti nuovi con gli altri.

Il dono di salvezza non รจ per pochi ma si apre ad abbracciare ogni nazione, razza popolo e lingua. โ€œIo, Giovanni, vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribรน, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allโ€™Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro maniโ€. Cosรฌ leggiamo nel testo di Apocalisse. Eโ€™ la moltitudine di coloro che hanno tra le mani il segno della vittoria: hanno vissuto la prova e provengono da ogni direzione. Eโ€™ offerta qui una rilettura del salmo 23, canto rivolto a Dio come pastore dโ€™Israele. โ€œLโ€™agnello sarร  il loro pastore e li guiderร  alle fonti della vitaโ€. La visione termina con una parola di speranza e di consolazione: โ€œNon avranno piรน fame, nรฉ avranno piรน sete, nรฉ li colpirร  il sole, nรฉ arsura di sorta, perchรฉ lโ€™Agnello che sta in mezzo al trono sarร  il loro pastore e li guiderร  alle fonti della vita. E Dio tergerร  ogni lacrima dai loro occhiโ€.

La presenza di Cristo risorto, agnello che ha inteso la sua vita come servizio e dono per tutti, apre ad una comunione nuova possibile che non pone chiusure e si estende a comprendere tutta lโ€™umanitร . Eโ€™ orizzonte quasi impensabile nel mondo a pezzi di questo tempo, ma รจ la promessa di Gesรน e il sogno di Dio sulla storia. Per questo la testimonianza di Gesรน nella storia da parte di coloro che lo seguono implica un impegno per costruire giustizia e per aprire percorsi di pace. La sua vita รจ quella dellโ€™agnello, che ha subito la violenza ma รจ risorto con la potenza disarmata dellโ€™amore e lui sarร  guida per poter sentire asciugata ogni lacrima: โ€œlโ€™Agnello, che sta in mezzo al trono, sarร  il loro pastore e li guiderร  alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherร  ogni lacrima dai loro occhiโ€.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

- Pubblicitร  -

Altri Articoli
Related

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Luglio 2025

Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidรฒne e la...

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 15 Luglio 2025

Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidรฒne e la...

Apostoli della Parola – Commento al Vangelo di oggi, 14 Luglio 2025

La Spada e la Croce del Discepolo https://youtu.be/-ACttK8EHkk Il Vangelo stesso...

Mons. Angelo Spina – Commento al Vangelo del 14 Luglio 2025

Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo https://youtu.be/1AwMkvF9px0 Link al...