LA GIOIA DALLE TERRAZZE: NON ABBIATE PAURA!
โNon abbiate pauraโฆโ: questโespressione nella Bibbia ricorre ben 365 volte. E come se Cristo ogni giorno dellโanno – dinanzi alle vicende del mondo e del tempo – ci rivolgesse il balsamo di una parola che ci invita a sperare, anche quando sperare significa lottare.
Ma ancora una volta, oโ Cristo, non riusciamo a starti dietro. Come scrive Geremia: โCโรจ terrore allโintornoโ.
Un virus invisibile si รจ insidiato tra noi e abbiamo paura. Ci rendiamo conto che non siamo onnipotenti, ma fragili; non siamo forti, ma il piรน delle volte perdenti.
โA causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morteโ.
Questo peccato piรน che sentirlo sulle nostre spalle, circola nelle nostre vene. Non รจ unโazione materiale compiuta tantissimi anni fa, ma la ferita del limite che ci portano dentro, perchรฉ grande per lโuomo รจ la tentazione di essere immortale.
- Pubblicitร -
Malgrado questa ferita, Tu ancora ci ripeti che non dobbiamo avere paura! E cosรฌ ci fai Ma perchรฉ? Perchรฉ la vostra vita รจ preziosa e perchรฉ โvoi valete molto di piรน di molti passeriโ.
ร bello, nonostante tutto, sentirsi ripetere โtu vali!โ. Vali per i tuoi pensieri, per le tue azioni, per la tua presenza, per quello che sei, aldilร invece di quello che hai. Vali! Parola di Dio.
Allora, dinanzi a questa buona e bella notizia, gridiamo con Geremia: โIl Signore รจ al mio fianco come un prode valorosoโ. Non possiamo tenere alcun male. Ci cicatrizzi la ferita originaria.
Ma il male fa male. Ne sentiamo le conseguenze sul nostro corpo e nella nostra anima.
Ed ecco elevarsi la parola dellโapostolo Paolo che ci consola cosรฌ: โMa il dono di grazia non รจ come la cadutaโ.
La grazia non รจ cadere, ma essere risollevati; รจ camminare nella luce, anche quando fuori fa molto freddo.
San Bonaventura commenterebbe: โConsidera anche tu, o uomo redento, chi, quanto grande e di qual natura sia colui che pende per te dalla croce. La sua morte dร la vita ai morti, al suo trapasso piangono cielo e terra, le dure pietre si spaccanoโ.
Gioiamo allora nel Signore, anche quando la tristezza si fa sentire. Cantiamo nel Signore, anche quando le note sono di lamento.
E questa parola di speranza che abbiamo udito dal Crocifisso Risorto, seppur nella fragilitร del nostro essere, annunziamola dalle terrazze. Proprio come Lui ci ha invitato a fare.
ร la gioia delle altezze. ร la speranza che viene dallโalto, da Dio. ร la bella notizia delle terrazze, ripetuta ogni giorno per 365 volte: non abbiate paura!
Che al tuo pronunciare questa parola si spacchino ancora oggi le pietre.
(N. Montereale)