Mons. Costantino Di Bruno – Commento alle letture del 3 Maggio 2019

Il commento alle letture del 3 Maggio 2019 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?

1 Cor 15,1-8; Sal 18; Gv 14,6-14

Gesù non lascia dubbi sulla sua essenza e sulla sua missione: “Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciute me, conoscerete anche il Padre mio: fin d’ora lo conoscete e lo avete veduto”. “Io sono” è dichiarazione dell’essere eterno di Dio. Solo è “Io sono”. Dio non è da se stesso. Nessuno può essere da se stesso, cioè può fare se stesso. Se Dio potesse fare se stesso, non sarebbe Dio, perché non sarebbe eterno. Neanche sarebbe, perché mai il non essere può creare l’essere, il nulla il tutto, l’inesistente l’eternità, la non potenza l’onnipotenza. Dio è senza principio e senza fin. Non ha ricevuto l’essere da nessuno. Dicendo Gesù “Io Sono”, dice la stessa cosa. Lui è dall’eternità e per l’eternità la via, la verità, la via. Non è divenuto vita, non l’ha ricevuto da alcuna cosa creata. Non ha attinto la verità fuori di se stesso. Lui è vita eterna, via eterna, verità eterna. Nessun uomo è via, verità, vita, perché lui tutto deve ricevere. Chi riceve la vita riceverà necessariamente ogni altra cosa. Ma se Lui è la via, la via che conduce al Padre, senza di Lui, mai Dio potrà essere raggiunto e neanche conosciuto.

Se Gesù è la via, anche il Padre per venire all’uomo deve percorrere questa via. Lui questa via l’ha percorsa nella creazione. Tutto è stato fatto per mezzo del suo Verbo. La sta percorrendo nella redenzione e nella salvezza. Dio opera la salvezza solo attraverso questa via. Anche per raggiungere la vita eterna si deve camminare su questa unica e sola via. La via è non solo dall’uomo verso Dio, ma anche da Dio verso l’uomo. Se Gesù è la verità, non è solo la verità dell’uomo, è anche la verità del Padre. L’uomo in Cristo attinge tutta la verità che lo fa vero uomo. Il Padre dona a Cristo tutta la verità da manifestare perché tutto si conosca di Lui. Nessuno può conoscere la verità del Padre se non l’attinge in Cristo Signore. In Cristo l’uomo diviene vero perché viene trasformato nella verità di Cristo. In Cristo il padre viene conosciuto, perché è Lui, solo Lui che ci rivela tutta la verità del Padre. Se Gesù è la vita, nessuno può pensare di ritornare in vita – l’uomo è nella morte per il suo peccato – se non accoglie Cristo come sua vita e ogni giorno si lascia alimentare della sua vita divina, eterna, soprannaturale, spirituale. O ci si lascia vivificare a Cristo o si rimane nella morte.

Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Se Gesù è via perché il Padre venga all’uomo e l’uomo vada al Padre, verità del Padre nella quale l’uomo diviene verità, vita del Padre ricevendo la quale l’uomo abbandona il carcere della morte e viene messo in una vita superiore a quella ricevuta il giorno della sua creazione, risulta altresì vero che mai una sola persona al mondo potrà conoscere il Padre se non conosce Cristo, così è anche vero che conoscendo Cristo si conosce il Padre, perché il Padre e il Figlio sono una cosa sola. Il Padre è tutto nel Figlio e il Figlio è tutto nel Padre nell’unità e nella comunione eterna dello Spirito Santo. In Cristo, per Cristo, con Cristo, ogni discepolo di Gesù, essendo divenuto suo corpo, deve poter dire quanto Gesù ha detto di sé: “Chi vede me, vede Cristo. Chi conosce me, conosce Cristo, perché io sono via per andare a Cristo e perché Cristo venga a voi. Sono la verità di Cristo che vi aiuta ad essere veri in Lui. Sono la vita di Cristo che vi chiama a lasciarci fare vita eterna nella sua vita eterna”. La fede obbliga a questa confessione.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che la nostra professione di fede sia perfetta sempre.

Fonte@MonsDiBruno

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