Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2022

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MERCOLEDรŒ 04 MAGGIO โ€“ TERZA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Tutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร  a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร  di colui che mi ha mandato

Qual รจ la volontร  del Padre riguardo alle pecore date a Cristo Gesรน? Ecco come questa volontร  รจ rivelata da Gesรน stesso quando lui parla del Buon Pastore e delle pecore: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da unโ€™altra parte, รจ un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, รจ pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perchรฉ conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perchรฉ non conoscono la voce degli estraneiยป. Gesรน disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesรน disse loro di nuovo: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarร  salvato; entrerร  e uscirร  e troverร  pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโ€™abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore. Il buon pastore dร  la propria vita per le pecore. Il mercenario โ€“ che non รจ pastore e al quale le pecore non appartengono โ€“ vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perchรฉ รจ un mercenario e non gli importa delle pecore.ย  Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, cosรฌ come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perchรฉ io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo รจ il comando che ho ricevuto dal Padre mioยป (Gv 10,1-18).

Gesรน รจ stato mandato dal Padre per dare la vita per le sue pecore. Le sue pecore possono vivere serene, nella pace. Su di esse vigila il Pastore e non permetterร  che il lupo si avvicini ad esse. Prima dovrร  il lupo sbranare il Pastore, ma poichรฉ sul Pastore il lupo non ha alcun potere, neanche sulle pecore esso potrร  mai avere un qualche potere.ย  Tuttavia รจ giusto che una seconda veritร  riceva chiarezza. Il Padre dona una pecora a Gesรน. Gesรน custodirร  questa pecora, che non รจ sua, ma รจ del Padre, con tutto il suo amore che รจ infinito. Ma questo amore infinito non basta perchรฉ la pecora sia custodita e protetta. รˆ necessario che anche la pecora si lasci custodire e proteggere, rimanendo sempre dietro Cristo Gesรน. Se essa si allontana da Cristo o con la mente o con il cuore, Gesรน nulla potrร  fare per essa. La pecora ha scelto la via della perdizione. Questa veritร  cosรฌ Gesรน la dice al Padre suo: โ€œIo prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perchรฉ sono tuoi.

Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono piรน nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perchรฉ siano una sola cosa, come noi. Quandโ€™ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro รจ andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perchรฉ si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perchรฉ abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perchรฉ essi non sono del mondo, come io non sono del mondo (Gv 17,9-14). Certo, il Signore ha rivelato che lui sempre andrร  in cerca della pecora smarrita. Ma ha anche rivelato che non sempre gli riuscirร  di ricondurla allโ€™ovile. Giuda รจ un esempio per tutti. Nonostante il Signore gli abbia manifestato tutto il suo amore, il suo cuore ormai consegnato a Satana disprezzava questo amore anzichรฉ accoglierlo. Sappiamo la sorte che lui ha fatto. Si รจ disperato.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 6,35-40

Abbiamo una certezza. Da parte del Signore nessuna pecora data a Lui dal Padre si perderร . Lui la custodirร  a prezzo della sua vita. Si puรฒ perรฒ perdere la pecora. Quando essi si perderร ? Quando si allontana dal suo Pastore o con la mente o con il cuore. Significa che cโ€™รจ una personale responsabilitร  che ognuno dovrร  assumersi. Ecco lโ€™ammonimento dellโ€™Apostolo Pietro: โ€œSiate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondoโ€ (1Pt 5,8-9). La Madre di Dio ci custodisca nel suo cuore. Saremo certi che mai Satana ci strapperร  da esso. Amen.