Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 4 Giugno 2022

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SABATOย  04 GIUGNO โ€“ SETTIMA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: ยซSignore, che cosa sarร  di lui?ยป. Gesรน gli rispose: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimiยป.

La vita di ogni uomo รจ un mistero messo dal Padre per lo Spirito Santo nelle mani di ogni uomo perchรฉ attraverso lโ€™annuncio della Parola, esso venga piantato in Cristo Gesรน, perchรฉ solo divenendo tralcio vivo della sua vite vera potrร  raggiungere il suo pieno e perfetto compimento. Se la Parola non viene annunciata, mai il โ€œmistero uomoโ€ potrร  essere inserito in Cristo e mai potrร  raggiungere il suo vero compimento. Rimarrร  non solamente un mistero non compiuto, quanto anche si trasformerร  in mistero a servizio del male, male non solo verso se stesso, ma verso tutta lโ€™umanitร . Lโ€™uomo infatti o diviene mistero di vita in Cristo o si fa mistero di morte senza Cristo, contro Cristo. Oggi lโ€™uomo si sta trasformando in mistero di morte perchรฉ ha deciso che Cristo non debba essere piรน annunciato. E chi dice questo sono proprio coloro che sono inseriti in Cristo mediante il battesimo e che sono divenuti tralci secchi. Ecco cosa rivela Gesรน di questo mistero con lโ€™allegoria della vite vera e dei tralci:

โ€œIo sono la vite vera e il Padre mio รจ lโ€™agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. Voi siete giร  puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร  fatto. In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comandoโ€ (Gv 15,1-14).

Ecco come lโ€™Apostolo Paolo rivela questo mistero che necessariamente dovrร  compiersi in Cristo: โ€œรˆ in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinitร , e voi partecipate della pienezza di lui, che รจ il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano dโ€™uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristoโ€ (Col 2,9-15). Se escludiamo Cristo Gesรน, impediamo allโ€™uomo di poter realizzare il suo mistero. Nessun uomo potrร  mai realizzare il suo mistero, se non in Cristo, per Cristo, con Cristo. รˆ veritร  universale ed eterna. Chi nega questa veritร , condanna lโ€™uomo a rimanere nella sua frantumazione, nella sua natura corrotta, nella sua morte.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 21,20-25

Pietro ha un mistero da portare a compimento. Giovanni ne ha un altro. Il Signore ad ognuno rivela qual รจ il mistero che lui dovrร  portare a compimento. Mai rivela allโ€™uno ciรฒ che dovrร  portare a compimento lโ€™altro. Abbiamo tutti un mistero universale che รจ realizzare Cristo Gesรน nella nostra vita. Le vie, le modalitร , le forme, il tempo, il luogo appartengo al mistero non oggetto di rivelazione. Tu, Pietro, seguimi. Lui saprร  a suo tempo cosa dovrร  fare.

La non rivelazione del mistero e la non conoscenza del mistero degli altri, ci libera da ogni giudizio, ogni critica, ogni mormorazione, ogni parola vana. Non sapendo noi quale mistero lโ€™altro dovrร  realizzare, dobbiamo necessariamente astenerci da ogni parola non buona e non santa. Possiamo perรฒ aiutare i fratelli se vediamo che non realizzano nella loro vita il mistero di Cristo Gesรน, ma dobbiamo farlo vivendo la veritร  nella caritร  e la caritร  nella veritร . La Madre nostra celeste ci aiuti affinchรฉ mai cadiamo nelle parole vane o non sante.

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