Il commento alle letture del 3 Luglio 2020 a cura diย Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโArcidiocesi di CatanzaroโSquillace (CZ).
Mio Signore e mio Dio!
VENERDร 3 LUGLIO (Gv 20,24-29)
Gesรน รจ confessato da Tommaso: โMio Signore e mio Dio!โ. Per conoscere le profonditร di queste parole, dobbiamo lasciarci aiutare dallโApocalisse dellโApostolo Giovanni. ร a Lui che Gesรน rivela la veritร del suo essere Signore: โEcco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrร , anche quelli che lo trafissero, e per lui tutte le tribรน della terra si batteranno il petto. Sรฌ, Amen! Dice il Signore Dio: Io sono lโAlfa e lโOmรจga, Colui che รจ, che era e che viene, lโOnnipotente! Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri dโoro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio dโuomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia dโoro. I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano lโaspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza. Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: ยซNon temere! Io sono il Primo e lโUltimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferiโ (Ap 1,7-18). Gesรน รจ il Signore perchรฉ il Padre ha posto il governo del mondo tutto nelle sue mani. Il libro della storia รจ suo e di nessun altro.
โE vidi, nella mano destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: ยซChi รจ degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?ยป. Ma nessuno nรฉ in cielo, nรฉ in terra, nรฉ sotto terra, era in grado di aprire il libro e di guardarlo. Io piangevo molto, perchรฉ non fu trovato nessuno degno di aprire il libro e di guardarlo. Uno degli anziani mi disse: ยซNon piangere; ha vinto il leone della tribรน di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirร il libro e i suoi sette sigilliยป. Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. E quando lโebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti allโAgnello, avendo ciascuno una cetra e coppe dโoro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, e cantavano un canto nuovo: ยซTu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perchรฉ sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribรน, lingua, popolo e nazione, e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terraยป. E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano a gran voce: ยซLโAgnello, che รจ stato immolato, รจ degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizioneยป. Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano: ยซA Colui che siede sul trono e allโAgnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoliยป. E i quattro esseri viventi dicevano: ยซAmenยป. E gli anziani si prostrarono in adorazioneโ (Ap 5,1-14). Questa รจ la grande veritร contenuta in due sole parole: โMio Signore e mio Dio!โ. Confessione di Tommaso e di ogni discepolo di Gesรน.
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dรฌdimo, non era con loro quando venne Gesรน. Gli dicevano gli altri discepoli: ยซAbbiamo visto il Signore!ยป. Ma egli disse loro: ยซSe non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credoยป. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e cโera con loro anche Tommaso. Venne Gesรน, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: ยซPace a voi!ยป. Poi disse a Tommaso: ยซMetti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!ยป. Gli rispose Tommaso: ยซMio Signore e mio Dio!ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!ยป.
Dobbiamo confessare che oggi questa purissima fede in Gesรน sta scomparendo dal cuore e dalla mente dei cristiani. Di Lui quasi ci si vergogna. Non lo si confessa piรน.
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Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nessun cristiano si vergogni di Cristo Signore.
Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .
