Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 29 Aprile 2022

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VENERDรŒ 29 APRILE โ€“ SECONDA SETTIMANA DI PASQUA [C]

SANTA CATERINA DA SIENA

Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร  rivelarlo.

La nostra fede si edifica sulla veritร  di Cristo Gesรน. Se dalla veritร  di Gesรน si toglie anche un solo atomo, essa non รจ piรน la veritร  di Cristo Gesรน e la nostra da fede pura รจ divenuta fede impura. La non fede in Cristo non produce tanti danni quanti ne produce una fede impura o ereticale. Con la non fede in Cristo, si rimane mondo. Con fede pura si conosce chi non crede secondo veritร  e ci si guarda dalle sue molteplici false filosofie, antropologie e scienze. Con la fede impura si rimane corpo di Cristo e si possono indurre in errore molte altre persone. Sempre la fede impura conduce ad una morale impura. Ecco un insegnamento dellโ€™Apostolo Paolo: โ€œSi sente dovunque parlare di immoralitร  tra voi, e di una immoralitร  tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto unโ€™azione simile!

Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho giร  giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesรน, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesรน, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinchรฉ lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore. Non รจ bello che voi vi vantiate. Non sapete che un poโ€™ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poichรฉ siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, รจ stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, nรฉ con lievito di malizia e di perversitร , ma con azzimi di sinceritร  e di veritร . Vi ho scritto nella lettera di non mescolarvi con chi vive nellโ€™immoralitร . Non mi riferivo perรฒ agli immorali di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolatri: altrimenti dovreste uscire dal mondo! Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello ed รจ immorale o avaro o idolatra o maldicente o ubriacone o ladro: con questi tali non dovete neanche mangiare insieme.

Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate? Quelli di fuori li giudicherร  Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi! (1Cor 5,1-12). La fede impura รจ paragonata dallโ€™Apostolo a del lievito. Bastano pochi grammi di lievito e tutta la pasta viene lievitata. Basta un solo cristiano dalla fede impura in una comunitร  e molti altri saranno contagiati dalla sua fede impura. Per questo รจ obbligo di ogni discepolo di Gesรน non solo conservare purissima la sua fede, in essa deve quotidianamente crescere. Se la purezza della fede non cresce, si indebolisce e da fede pura alla fine diviene fede impura, creatrice di una moralitร  impura. Sempre quando la morale รจ impura la fede รจ impura.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 11,25-30

Oggi Gesรน rivela alcune veritร  che sono essenza e sostanza della fede in Lui. Prima veritร : Il Padre suo nasconde il suo mistero ai dotti e ai sapienti. Lo rivela agli umili. Chi sono i sapienti e chi sono gli intelligenti? Costoro possiamo paragonarli ad una brocca riempita di creta ormai solidificata. Anche se sta per ore e ore sotto una fontana, mai si potrร  riempiere di acqua. Lo impedisce la sua creta solidificata in essa. Gli umili e i piccoli sono quanti invece sono senza alcuna creta nella loro brocca. Essendo la brocca vuota, essa potrร  essere riempita di ogni veritร  e di ogni rivelazione.

Seconda veritร : tutto il Padre in ogni suo mistero si รจ posto nella mani del Figlio. Tutto il Padre si dona agli uomini per mezzo del Figlio. Senza il Figlio il Padre non si dona. Nessuno pertanto potrร  conoscere chi รจ il Padre se non per mezzo del Figlio. Chi vuole conoscere il Padre deve essere vita della vita, vita nella vita del Figlio. Il Figlio รจ Gesรน di Nazaret. Terza veritร , anche questa รจ essenza del mistero di Cristo Gesรน: chi vuole trovare ristoro, pace, consolazione, speranza, vita eterna, luce, deve accogliere Cristo Gesรน come suo ristoro, pace, consolazione, speranza, vita eterna, luce. Come si accoglie Cristo Gesรน? Accogliendo la sua Parola e facendola divenire nostro cuore, nostra anima, nostra vita, nostro pensiero, nostra volontร , nostro unico sentimento.

Prestando alla Parola ogni obbedienza. La Parola di Cristo non รจ pesante. รˆ un giogo soave e leggero. Cosa ancora occorre fare per essere vita di Cristo nella vita di Cristo? Imitarlo nella virtรน dellโ€™umiltร  e della mitezza. Con lโ€™umiltร  viviamo ogni croce come dono del Padre per la nostra santificazione. Con la mitezza tutto sopportiamo per amore di Cristo Gesรน e tutto possiamo offrire al Padre in espiazione dei nostri peccati e per la conversione dei nostri fratelli. Queste veritร  sono essenza e sostanza della nostra fede. Se una sola di queste veritร  viene da noi non vissuta, la nostra fede รจ impura e anche la nostra moralitร  si fa impura. La Madre nostra celeste venga e ci aiuti a credere di fede in fede e di veritร  in veritร  in Cristo e per Lui.