Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 27 Aprile 2022

1690

MERCOLEDÌ 27 APRILE –SECONDA SETTIMANA DI PASQUA [C]

Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

Credere in Cristo Gesù significa accogliere la sua Parola ed edificare su di essa, divenendo un solo corpo con Cristo, la propria casa. Ecco cosa insegna Gesù nel Vangelo secondo Matteo: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete. Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande» (Mt 7,13-27). Credere in Cristo Gesù è credere nella sua Parola. Se non si crede nella sua Parola non si crede in Cristo Gesù. Si crede nella sua Parola facendola divenire l’unica e sola Legge della nostra vita.

- Pubblicità -

Perché dobbiamo credere in Cristo, il dono che il Padre ci ha fatto per avere noi la vita eterna? Perché noi siamo nella morte, nelle tenebre. Non siamo nella vita e neanche nella luce. Essendo nella morte e nelle tenebre, possiamo dalla morte alla vita e dalle tenebre nella luce per la fede in Lui e si ha fede in Lui quando si diviene con Lui un solo corpo e una sola vita. Questo divenire in Lui un solo corpo e una sola vita non è deve però essere in nessuna forma invisibile. Deve invece essere nella forma visibile e questa forma è divenire membro e figlio della sua Chiesa. Tutto deve essere nella visibilità. Visibile è la vita secondo il Vangelo. Visibile è l’appartenenza alla Chiesa. Visibile è la sequela o il discepolato.  La coscienza salva quando nessuno ha annunciato il Vangelo. Ecco come questa verità è annunciata dallo Spirito Santo per bocca dell’Apostolo Paolo: “Tutti quelli che hanno peccato senza la Legge, senza la Legge periranno; quelli invece che hanno peccato sotto la Legge, con la Legge saranno giudicati. Infatti, non quelli che ascoltano la Legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la Legge saranno giustificati.

Quando i pagani, che non hanno la Legge, per natura agiscono secondo la Legge, essi, pur non avendo Legge, sono legge a se stessi. Essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio Vangelo, per mezzo di Cristo Gesù” (Rm 2,12-16). Verità eterna per noi rimangono le parole di Gesù contenute nel Vangelo secondo Marco: “«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (Mc 16.15-18). La visibile è essenza e sostanza della nostra fede. Se la fede è invisibile essa è fede nulla. Non esiste un cristiano invisibile.

LEGGIAMO IL TESTO DI Gv 3,16-21

- Pubblicità -

Vi è un altro elemento che dobbiamo mettere in piena luce. Chi si lascia conquistare dal peccato, viene colmato dello stesso odio di Satana contro Cristo Gesù e il suo Vangelo. Nel peccato è come se Satana trapiantasse il suo cuore nel nostro e dal suo cuore erutta ininterrottamente solo odio contro la verità e contro la luce di Cristo e il suo Vangelo. Più ci si alimenta di peccato e più cresce in noi il cuore di Satana, crescendo il suo odio contro la sola via di salvezza e di redenzione che il Signore ci ha dato. Madre di Dio, aiutaci a liberarci da ogni peccato. Ameremo la verità.