Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 23 Novembre 2021

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ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร  lasciata pietra su pietra che non sarร  distruttaยป.

Gesรน รจ sempre nel tempio. Dobbiamo dire che il tempio di Gerusalemme era la casa piรน bella esistente a quei tempi in Palestina e in Gerusalemme. Quanti lo vedevano rimanevano incantati dalla sua bellezza e imponenza esteriore ed interiore. Anche nel tempio non si fa che parlare del tempio, dei suoi ornamenti, dei doni votivi, di ogni altra cosa che lo rendeva eccessivamenteย  bello. Gesรน non vede il presente del tempio. Vede il suo futuro che non sarร  poi troppo lontano. Cosa vede Gesรน come futuro di questo edificio maestoso, della Casa di Dio sulla nostra terra? Gesรน vede il tempio distrutto, raso al suolo. Della bella costruzione non resterร  pietra su pietra. Dove ora sorge un maestoso edificio domani vi sarร  una desolante rovina. Vi sarร  un deserto. La distruzione del tempio di Gerusalemme รจ un segno per il popolo dei Giudei. รˆ il segno che Dio ha abbandonato la sua Casa. Non la abita piรน. Perchรฉ Dio ha abbandonato la sua Casa? Perchรฉ il popolo dei Giudei ha abbandonato il suo Dio. Sappiamo che questa parola di Gesรน si รจ compiuta alla lettera. Il tempio non รจ stato mai piรน ricostruito. Anche oggi resta un muro e basta. Parlando della distruzione del tempio di Gerusalemme, Gesรน attesta di essere un vero profeta. Sempre i veri profeti o parlavano della distruzione del tempio e della stessa Gerusalemme, oppure invitavano alla sua costruzione. Gesรน si rivela al suo popolo come vero profeta. Nessuno โ€“ tranne che non fosse stato un vero profeta โ€“ avrebbe osato parlare della distruzione del tempio. Esso era la casa di Dio sulla nostra terra.

Quanti stanno ascoltando Gesรน non mettono in dubbio la veridicitร  delle sue parole. Non dubitano neanche sulla vera missione di Cristo. Lo riconoscono come vero profeta e a Lui chiedono di indicare con piรน esattezza di particolari il momento in cui queste cose sarebbero accadute. Quanti ascoltano vogliono sapere giorno, ora e segno che precederanno il compimento di questa sua parola. Vedendo il segno avrebbero compreso come imminente il compimento della profezia. La risposta di Gesรน รจ bene articolata. Prima di ogni cosa ognuno รจ chiamato a non lasciarsi ingannare. Lโ€™inganno, la menzogna, il raggiro, la falsitร , le dicerie, le invenzioni su questi eventi ci saranno sempre. Sempre si alzerร  una di queste voci per portare turbamento nei cuori. Ognuno deve porre ogni attenzione perchรฉ resti sempre nella veritร . Come si rimane nella veritร ?ย  Non credendo a nessuna di queste voci. Non ci sarร  nessun nuovo Messia di Dio sulla terra. Solo Gesรน รจ il vero, unico, solo Messia del Signore. Per dire questo molti si serviranno anche del nome di Gesรน. Ma sono falsi, bugiardi, mentitori. Vengono solo per ingannare. Costoro non vanno neanche ascoltati. Chi deve vigilare รจ il credente. Perchรฉ รจ lui che si vuole allontanare dalla via della veritร  e della salvezza. รˆ lui che si vuole condurre nella falsitร  e nella menzogna. Molti altri verranno โ€“ anche questi servendosi del nome di Gesรน โ€“ e diranno che il tempo รจ vicino. รˆ vicino il tempo della fine del mondo. Neanche questi vanno ascoltati. Nessuno conosce questo giorno. Nessuno sa il tempo della fine. Ecco allora le prime due veritร : non ci sarร  alcun altro Messia. Gesรน e solo Lui รจ il Messia di Dio. Nessuno conosce il tempo della fine. Nรฉ il tempo della fine di Gerusalemme, nรฉ il tempo della fine del mondo. La storia ha un segreto che รจ custodito gelosamente presso Dio, nel Cielo.

LEGGIAMO IL TESTO DI Lc 21.5-11

Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร  lasciata pietra su pietra che non sarร  distruttaยป. Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร  il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โ€œSono ioโ€, e: โ€œIl tempo รจ vicinoโ€. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป. Poi diceva loro: ยซSi solleverร  nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Niente รจ segno della fine del mondo. Non saranno segno della fine nรฉ le guerre e nรฉ le rivoluzioni.ย  Queste sono accadute, accadono, accadranno. Ma non hanno alcun valore di segno. Queste fanno parte della storia ordinaria del mondo. Il mondo cammina cosรฌ: passa da una guerra ad unโ€™altra e da una rivoluzione ad unโ€™altra. รˆ la sua storia, il suo percorso, la sua via. Neanche queste perรฒ sono segno della fine del mondo. Ecco quale sarร  la storia del mondo fino alla consumazione dei secoli. Nazione si solleverร  contro nazione e regno contro regno. Gli uomini non sanno vivere in pace. La natura umana, cosรฌ come รจ stata fatta dal peccato, รจ una natura di guerra, di rivoluzione, di sommossa, di reazione. Lโ€™uomo cosรฌ come รจ stato fatto dal suo peccato รจ il piรน grande nemico dellโ€™uomo.ย  Nella creazione nessuno รจ nemico dellโ€™uomo. Il timore dellโ€™uomo รจ in ogni essere vivente. Nella creazione solo lโ€™uomo รจ nemico efferato, crudele, spietato dellโ€™uomo. Questa inimicizia di peccato conduce ad una guerra senza fine. Tutto diviene motivo di guerra, di contesa, di alterco, di lite, di contrasto. La natura di peccato odia rimanere nella pace.

Il peccato dellโ€™uomo ha reso nemica dellโ€™uomo lโ€™intera creazione. Questa non lo riconosce piรน come il suo signore e gli si rivolta contro. Terremoti, carestie, pestilenze accompagneranno sempre la storia dellโ€™uomo sulla terra. Ma la creazione non รจ solo la terra. รˆ tutto lโ€™universo creato. Tutto lโ€™universo non riconosce piรน lโ€™uomo come suo signore e non lo rispetta piรน. La storia รจ anche accompagnata da fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Non sappiamo la natura esatta di questi eventi che vengono dal cielo, sappiamo perรฒ che verranno. Ma neanche questi sono segni della fine. Sono segni della natura creata. Possiamo dire che sono la vita stessa della natura creata. Questa vive di terremoti, carestie, pestilenze, fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Tutto questo avviene a causa del peccato dellโ€™uomo. Lโ€™uomo non riconosce il suo Creatore, la creazione non riconosce colui che dal Creatore รจ stato posto a custodia e a coltivatore di essa. Quando lโ€™uomo obbedisce al suo Creatore con lโ€™osservanza della Legge morale, la creazione gli concede i suoi favori. Quando invece lโ€™uomo si rivolta contro il suo Creatore, la creazione si rivolta contro di lui e gli diviene ostile, ribelle, ingovernabile. La nostra storia รจ segnata dal nostro peccato. Il peccato รจ il vero flagello dellโ€™umanitร . Questo flagello miete vittime infinite.

Urge che lโ€™uomo ritrovi la sua nuova ontologia in Cristo Gesรน, che รจ vittoria sul peccato. Ma anche tra la creazione della nuova ontologia in Cristo Gesรน โ€“ per opera dello Spirito Santo e lโ€™azione sacramentale della Chiesa โ€“ e la salvezza eterna della nuova creatura, vi รจ la storia di peccato. Gesรน ci dice come essa รจ: malvagia, cattiva, crudele, spietata, tentatrice, arrogante, prepotente, tumultuosa, burrascosa, in tempesta. Satana si serve di essa per costringere ogni cristiano affinchรฉ o si ritiri dalla missione ricevuta per nuova ontologia o separi la missione derivante dalla sua nuova ontologia. Oggi รจ questa la piรน perniciosa della tentazioni: separare la missione dalla nostra nuova ontologia ricevuta per sacramento. Cosรฌ siamo cristiani, ma non viviamo da veri figli di Dio. Siamo cresimati, ma non testimoni di Cristo. Diaconi, ma non amministratori della sua caritร  crocifissa. Presbiteri, ma separati dal Vangelo. Vescovi, ma non custodi della fede. della veritร  di Cristo secondo la sana dottrina. Sposati, ma divorziati e separati. Ci confessiamo ma per tornare nel peccato. Riceviamo lโ€™Eucaristia, ma viviamo una vita secondo il mondo e non secondo Cristo Signore. poichรฉ siamo assai lontani dalla vita vissuta da Cristo Gesรน. Lui ne ha fatto un sacrificio al Padre per la salvezza del mondo. Noi ne facciamo un sacrificio al peccato per la distruzione del suo regno. Urge che ci convinciamo. La grazia di Cristo Gesรน porta ogni singola persona nel regno di Dio, ma questo regno vive nel regno del mondo che รจ regno di morte e non di vita. La Madre di Gesรน ci aiuti perchรฉ rimaniamo sempre regno di Dio. Il regno del peccato e della morte mai ci trascini in esso.

Fonte |ย @MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .