Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2021

- Pubblicitร  -

Padre nostro che sei nei cieli

MARTEDรŒ 23 FEBBRAIO (Mt 6,7-15)

Dio, il Signore, lโ€™Eterno, lโ€™Onnipotente, il Creatore, dai profeti รจ annunziato come vero Padre per il suo popolo. รˆ il Padre al quale viene innalzato il grido perchรฉ scenda e doni salvezza. รˆ il Padre che ama perchรฉ ricco di misericordia e di pietร . รˆ il Padre che sa ascoltare il grido dei suoi figli: โ€œVoglio ricordare i benefici del Signore, le glorie del Signore, quanto egli ha fatto per noi. Egli รจ grande in bontร  per la casa dโ€™Israele. Egli ci trattรฒ secondo la sua misericordia, secondo la grandezza della sua grazia. Disse: ยซCerto, essi sono il mio popolo, figli che non deluderannoยป, e fu per loro un salvatore in tutte le loro tribolazioni. Non un inviato nรฉ un angelo, ma egli stesso li ha salvati; con amore e compassione li ha riscattati, li ha sollevati e portati su di sรฉ, tutti i giorni del passato. Ma essi si ribellarono e contristarono il suo santo spirito. Egli perciรฒ divenne loro nemico e mosse loro guerra. Allora si ricordarono dei giorni antichi, di Mosรจ suo servo. Dovโ€™รจ colui che lo fece salire dal mare con il pastore del suo gregge? Dovโ€™รจ colui che gli pose nellโ€™intimo il suo santo spirito, colui che fece camminare alla destra di Mosรจ il suo braccio glorioso, che divise le acque davanti a loro acquistandosi un nome eterno, colui che li fece avanzare tra i flutti come un cavallo nella steppa? Non inciamparono, come armento che scende per la valle: lo spirito del Signore li guidava al riposo. Cosรฌ tu conducesti il tuo popolo, per acquistarti un nome glorioso.

Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa. Dove sono il tuo zelo e la tua potenza, il fremito delle tue viscere e la tua misericordia? Non forzarti allโ€™insensibilitร , perchรฉ tu sei nostro padre, poichรฉ Abramo non ci riconosce e Israele non si ricorda di noi. Tu, Signore, sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perchรฉ, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, cosรฌ che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribรน, tua ereditร . Perchรฉ gli empi hanno calpestato il tuo santuario, i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo? Siamo diventati da tempo gente su cui non comandi piรน, su cui il tuo nome non รจ stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i montiโ€ (Is 64,7-19). Gesรน ci insegna a invocare il nostro Dio come nostro Padre. La preghiera va innalzata a Lui con un solo desiderio, una sola volontร : che sia santificato il suo nome, che venga il suo regno, che si faccia la sua volontร , come in cielo cosรฌ in terra. Che sia nostra quotidiana provvidenza, che perdoni i nostri peccati, che non ci abbandoni nellโ€™ora della tentazione, che ci liberi dal male. Tutto ciรฒ che serve allโ€™uomo perchรฉ possa camminare sulla terra verso il regno eterno va chiesto al Padre. Cosa deve fare chi prega: una cosa sola: essere ricco, senza misura, nel concedere il perdono ai suo debitori. Se lui perdona, sarร  perdonato, sarร  ascoltato dal Padre in ogni sua richiesta. Tutto รจ dono di Dio e tutto a Lui va chiesto.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซPregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate cosรฌ: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontร , come in cielo cosรฌ in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che รจ nei cieli perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpeยป.

Vi รจ perรฒ una sostanziale differenza tra Dio Padre nellโ€™Antico Testamento e Dio Padre nel Nuovo. Prima Dio era Padre per elezione. Ora Dio รจ Padre per generazione da acqua e da Spirito Santo e per partecipazione della divina natura. Cambia sostanzialmente la natura di Padre e la sua essenza per noi. Altra veritร . Il cristiano รจ figlio di Dio nel suo Figlio Cristo Gesรน. Essendo figli nel Figlio suo, siamo per il Padre non piรน figli, ma un solo figlio che lui deve dare per la salvezza del mondo.

Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate che i cristiani siano veri figli del Padre.

- Pubblicitร  -

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

Altri Articoli
Related

Dario Reda – NATALE: CHE PALLE!

In questo video Dario propone una riflessione provocatoria sul...

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...