Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 20 Settembre 2020

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Amico, io non ti faccio torto

DOMENICA 20 SETTEMBRE (Mt 20,1-16)

Comprendiamo la parabola degli operai mandati a lavorare nella vigna, se partiamo dalla veritร  del nostro Dio. Lui ha dato per la nostra salvezza non un denaro, ma il suo Figlio Unigenito: โ€œInfatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morรฌ per gli empi. Ora, a stento qualcuno รจ disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi. A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dallโ€™ira per mezzo di lui. Se infatti, quandโ€™eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto piรน, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesรน Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazioneโ€ (Rm 5,6-11). Il Figlio di Dio non รจ nel patto. Nel patto รจ la benedizione. Dio รจ andato infinitamente oltre nel suo amore. Dinanzi al dono di Cristo ci potrร  essere un qualche uomo che pretende di piรน? Sarebbe solo stoltezza pensarlo. Nessuno si puรฒ lamentare, se Cristo รจ dato a tutti. Cristo รจ dono per gli Ebrei ed รจ dono per i Gentili. รˆ Dono per chi รจ chiamato alla prima ora ed รจ dono per chi รจ chiamato allโ€™ultima ora. Ricevere la salvezza รจ dono.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli questa parabola: ยซIl regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che uscรฌ allโ€™alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordรฒ con loro per un denaro al giorno e li mandรฒ nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: โ€œAndate anche voi nella vigna; quello che รจ giusto ve lo darรฒโ€. Ed essi andarono. Uscรฌ di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lรฌ e disse loro: โ€œPerchรฉ ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?โ€. Gli risposero: โ€œPerchรฉ nessuno ci ha presi a giornataโ€. Ed egli disse loro: โ€œAndate anche voi nella vignaโ€. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: โ€œChiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primiโ€. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di piรน. Ma anchโ€™essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, perรฒ, mormoravano contro il padrone dicendo: โ€œQuesti ultimi hanno lavorato unโ€™ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldoโ€. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: โ€œAmico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a questโ€™ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perchรฉ io sono buono?โ€. Cosรฌ gli ultimi saranno primi e i primi, ultimiยป.

Insegna ancora San Paolo che Cristo Gesรน รจ sempre dono. Vi aggiunge che in Cristo dono il Padre concederร  ogni altra cosa: โ€œChe diremo dunque di queste cose? Se Dio รจ per noi, chi sarร  contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerร  forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverร  accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio รจ colui che giustifica! Chi condannerร ? Cristo Gesรน รจ morto, anzi รจ risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Chi ci separerร  dallโ€™amore di Cristo? Forse la tribolazione, lโ€™angoscia, la persecuzione, la fame, la nuditร , il pericolo, la spada? Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo piรน che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che nรฉ morte nรฉ vita, nรฉ angeli nรฉ principati, nรฉ presente nรฉ avvenire, nรฉ potenze, nรฉ altezza nรฉ profonditร , nรฉ alcunโ€™altra creatura potrร  mai separarci dallโ€™amore di Dio, che รจ in Cristo Gesรน, nostro Signoreโ€ (Rm 8,31-39). Non solo Gesรน รจ dono, ma anche la chiamata a credere in Lui รจ dono del Padre, nello Spirito Santo. Il Paradiso รจ promessa, grazia, dono del Padre, per Cristo, nello Spirito Santo. Il grado di beatitudine eterna รจ dato perรฒ in relazione alla nostra obbedienza alla Parola di Gesรน. Piรน noi cresciamo in obbedienza, piรน sulla terra ci rivestiamo di luce, e piรน luce porteremo in Paradiso. Vale anche per le tenebre. Piรน ci ricopriremo di tenebre e piรน triste sarร  il nostro inferno. Nella caritร  del nostro Dio mai vi sarร  ingiustizia. รˆ caritร .

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci obbedienti in ogni Parola di Gesรน Signore.

Fonte@MonsDiBruno

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Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .

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