Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2022

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VENERDÌ 02 DICEMBRE – PRIMA SETTIMANA DI AVVENTO [A]

Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede».

Quando il Signore verrà a visitare la nostra terra  – la visita di Dio è sempre apportatrice di ogni salvezza –  allora l’uomo sarà trasformato nella sua natura. Da cieco diventerà vedente. Da storpio diventerà saltellante. Da muto si trasformerà in persona con il perfetto uso della lingua. Questa profezia non va intesa però in senso puramente letterale. Va letta secondo la purissima verità posta in essa dallo Spirito Santo.

Ogni uomo, se si lascia trasformare dal Dio che viene a visitare la terra, tornerà a vedere il suo Signore, ad ascoltare la sua voce, a parlare secondo verità di Lui, a camminare e ad operare per Lui: “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina.

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Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno. Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.

Vi cammineranno i redenti. Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. (Is 35,1-10).

Ecco come si rivela e si manifesta Gesù nella Sinagoga di Nazaret: “Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore.

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Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4,16-21). Queste parole non vanno intese in senso letterale, ma spirituale. In verità Gesù ha aperto gli occhi anche a qualche cieco, ma solo come segno che Lui è venuto ad aprire gli occhi dello spirito così che l’uomo possa vedere secondo verità sia il suo Signore, Dio, Creatore, Redentore e Salvatore e sia l’uomo nella sua più pura essenza, cioè come creatura fatta ad immagine e a somiglianza del suo Creatore. Vedendo se stesso nella sua purissima verità, anche gli altri uomini è capace di vedere nella loro purissima verità.

LEGGIAMO IL TESTO DI Mt 9,27-31

A Giovanni il Battista che gli chiedeva se fosse Lui il Messia, Gesù dona come segno della sua verità il compimento della profezia di Isaia. Se la profezia si compie, Dio è presente sulla nostra terra: “Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?».

Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!» (Mt 11,2-6). La profezia però non si compie solo sul corpo dell’uomo. Il compimento sul corpo è solo un segno del suo compimento nello spirito, nell’anima, nel cuore, nelle mente, nei pensieri, nei desideri. Gesù è venuto per fare di ogni uomo una creatura nuova. L’uomo è creatura nuova quando inizia a vedere, perché trasformato e guarito dalla grazia di Cristo, ogni cosa secondo la sua verità sia di eternità e sia di creazione.

Che oggi moltissimi cristiani siano ciechi lo attesta la loro parola. Essi non parlano più secondo la verità di eternità e di creazione. Parlano dalla falsità e dalla menzogna. Da questa falsità e menzogna parlano del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, della Chiesa, del Vangelo, di ogni altra cosa. Anzi, tutto ciò che è verità eterna e verità creata deve essere negata. Non c’è più posto per la verità sulla terra. Quando Cristo Gesù viene tolto dalla nostra terra, l’uomo si condanna ad una cecità eterna. Nessun altro gli potrà dare la vista dello spirito. La Madre di Gesù ci aiuti a ritornare a Cristo Gesù. Lui ci darà la vista.

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