Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 19 Febbraio 2020

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Il commento alle letture del 19 Febbraio 2020 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Vedo come degli alberi che camminano

MERCOLEDรŒ 19 FEBBRAIO (Mc 8,22-26)

La prima vista il Signore lโ€™ha data allโ€™uomo attraverso i Comandamenti, la Legge dellโ€™Alleanza: โ€œยซIo sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dรจi di fronte a me. Non ti farai idolo nรฉ immagine alcuna di quanto รจ lassรน nel cielo, nรฉ di quanto รจ quaggiรน sulla terra, nรฉ di quanto รจ nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perchรฉ io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontร  fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perchรฉ il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricรฒrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno รจ il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, nรฉ tu nรฉ tuo figlio nรฉ tua figlia, nรฉ il tuo schiavo nรฉ la tua schiava, nรฉ il tuo bestiame, nรฉ il forestiero che dimora presso di te. Perchรฉ in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto รจ in essi, ma si รจ riposato il settimo giorno. Perciรฒ il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato. Onora tuo padre e tua madre, perchรฉ si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dร . Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, nรฉ il suo schiavo nรฉ la sua schiava, nรฉ il suo bue nรฉ il suo asino, nรฉ alcuna cosa che appartenga al tuo prossimoยปโ€ (Es 20,1-7). Farisei, scribi, sadducei, capi dei sacerdoti sono ciechi e guide di ciechi, perchรฉ mancano di questa fondamentale vista. Questo vale anche per i discepoli di Gesรน. Senza questa fondamentale vista, siamo ciechi. Che oggi si sia ciechi lo attesta non solo la nostra non visione di Cristo e del suo Vangelo, molto di piรน lo attesta la nostra non visione della Legge morale oggettiva che necessariamente dovrร  guidare lโ€™uomo. Oggi il discepolo di Gesรน รจ cieco in un mondo di ciechi, pensa come i ciechi, parla come i ciechi, agisce dalla sua grande cecitร .

In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli giunsero a Betsร ida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: ยซVedi qualcosa?ยป. Quello, alzando gli occhi, diceva: ยซVedo la gente, perchรฉ vedo come degli alberi che camminanoยป. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandรฒ a casa sua dicendo: ยซNon entrare nemmeno nel villaggioยป.

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Senza il ritorno nella Legge del Signore, la seconda guarigione non potrร  essere data. La seconda guarigione รจ il dono dello Spirito Santo che diviene nostri occhi, nostri orecchi, nostro cuore, nostra intelligenza, nostra volontร , nostro desiderio, nostra forza, nostra luce. Nella luce dello Spirito si deve sempre crescere, camminare, altrimenti si ritorna nella cecitร  della carne. Cosรฌ San Paolo: โ€œVi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicchรฉ voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impuritร , dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come giร  ho detto: chi le compie non erediterร  il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece รจ amore, gioia, pace, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉ; contro queste cose non cโ€™รจ Legge. Quelli che sono di Cristo Gesรน hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciรฒ se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altriโ€ (Gal 5,16-26). Molti cristiani oggi non sono neanche come alberi che camminano. Sono nella totale cecitร .

Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a camminare verso tutta la veritร  nello Spirito.

Fonte@MonsDiBruno

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